Il primo cittadino lancia l'allarme: «Finora solo promesse e intanto il Gom rischia di esplodere. Prevista una brusca impennata dei positivi nelle prossime 72 ore»
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Aumenta in modo esponenziale il numero dei positivi nel Reggino. Il personale dell’Usca, ormai allo stremo, continua a battere il territorio in lungo e largo tra tamponi domiciliari e drive in. I tamponi effettuati vengono poi trasferiti a Reggio Calabria per essere processati presso l’unica struttura pubblica autorizzata. Anche qui personale allo stremo e risultati non prima di tre giorni. Nella provincia reggina il quadro è preoccupante: i casi attivi sono ben 6.568 e ben undici comuni sono passati in zona arancione fino al prossimo 9 gennaio.
I laboratori annunciati mai attivati
A lanciare l’allarme è il sindaco di Locri Giovanni Calabrese: «Dei laboratori analisi per tamponi molecolari di Polistena e Locri annunciati in pompa magna lo scorso anno da un noto senatore della Repubblica si sono perse le tracce insieme allo stesso senatore. Il Gom di Reggio Calabria rischia di esplodere trascinando la già precaria ed impreparata rete ospedaliera provinciale. Il Governo continua a modificare il proprio orientamento con provvedimenti di chiusura da una parte ed apertura dall’altra».
Calabrese: «Prevista impennata di contagi»
«L’Esercito Italiano cerca di raggiungere i cittadini a domicilio per il vaccino. La cabina di regia “Comune, Carabinieri e Prefettura” cerca di continuare a fare il tracciamento dei contatti ma è ormai un’operazione quasi impossibile se non inutile. Alla luce dei tamponi già effettuati si prevede una brusca impennata dei soggetti positivi nelle prossime 72 ore. Onore a chi malgrado tutto continua indomito a lavorare per contrastare l’avanzata del maledetto Covid con le sue terribili varianti. Siamo in guerra. Stanchi ed esasperati, ma non molliamo».