«Vacciniamoci, vacciniamoci, vacciniamoci. Non abbiamo altra scelta». L'invito viene rinnovato ancora dal professore universitario e componente dell'unità di crisi, Ludovico Abenavoli. Ma questa volta viene rivolto principalmente alla popolazione giovane che contrariamente alle attese si è dimostrata in Calabria più refrattaria all'immunizzazione di massa.

Under 40 ancora non immunizzati

«In Calabria abbiamo il 35,8% della popolazione completamente vaccinata - ha confermato il docente - ma abbiamo un problema che stiamo registrando nell'ultimo periodo, vale a dire una riduzione delle prenotazioni vaccinali. Un calo evidente non tanto nella fascia di popolazione adulta ma soprattutto tra gli under 40 che al momento risultano quelle meno vaccinate».

Sotto i vent'anni il 70%

Crollano le prenotazioni per prime dosi, la campagna vaccinale frena e si alza il livello di allarme per la mancata copertura vaccinale della fascia di popolazione più giovane e oggi anche quella più esposta: «Negli under 40 i non vaccinati si aggirano attorno al 52-53% - spiega il componente del'unità di crisi - e si raggiunge il 70% per gli under 20. Percentuali che devono certamente far riflettere soprattutto in considerazione delle nuove varianti, in particolare quella delta, che si stanno diffondendo». 

Rinvio dell'appuntamento

Si tenta così di procrastinare il più possibile l'appuntamento vaccinale: «Vi sono due cause principali, da un lato per i giovani la necessità di socializzare, di trascorrere le vacanze assieme e momenti di svago e quindi di non essere condizionati dalla scadenza del vaccino o da eventuali effetti collaterali. D'altro canto, vi è stato senza dubbio qualche deficit comunicativo soprattutto a livello centrale sugli effetti indesiderati dei vaccini che in molti casi ha indotto molti a non credere nella efficacia della vaccinazione. Le persone credono meno all'importanza o rinviano l'appuntamento vaccinale all'autunno, quando potremmo trovarci già di fronte ad una nuova ondata». 

Varianti

La circostanza trova conferma anche nelle ripetute telefonate che in questi giorni giungono ai centri vaccinali per anticipare o spostare la data del richiamo perché contestuale alla partenza per le vacanze o ai periodi di ferie. «Se le persone iniziano a non intraprendere il percorso vaccinale noi dovremmo attenderci una nuova ondata in autunno. Bisogna evidenziare che la popolazione europea, soprattutto in questo periodo, sta circolando, raggiungendo luoghi di aggregazione di massa che già in alcuni casi sono zone rosse».