Rimane al momento congelato il taglio delle guardie mediche nel Catanzarese che l’Asp aveva previsto nel piano di riorganizzazione sul territorio provinciale. Questa mattina l’incontro tra il commissario alla sanità Saverio Cotticelli ed i sindaci del territorio che minacciano di dimettersi in massa se verrà chiuso anche un solo presidio. Tra i parlamentari presenti: Wanda Ferro (Fdi); Antonio Viscomi (Pd); Paolo Parentela e Bianca Laura Granato (M5s) e Silvia Vono (Iv)

Scontro Cotticelli-sindaci

Lo scontro tra il commissario alla sanità Saverio Cotticelli ed i sindaci della Provincia di Catanzaro si è acutizzando soprattutto dopo la delibera dell’Asp che annuncia un nuovo piano di riorganizzazione con il dimensionamento delle guardie mediche che ricadono sul territorio e che da 60 dovrebbero passare a 25. Al momento il provvedimento è congelato, ma il taglio appare inevitabile. Il commissario Cotticelli ha chiesto ai sindaci e ai diversi parlamentari catanzaresi presenti, di proporre un piano condiviso. 

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La posizione dei sindaci

«La proposta del commissario Cotticelli – ha detto il primo cittadino di Cicala Alessandro Falvo, in rappresentanza di tutti i sindaci - di proporre un piano condiviso di ridimensionamento non può essere accettata perché non vogliamo che venga chiuso alcun presidio. Il territorio è stato già abbondantemente saccheggiato ed i cittadini delle aree montane ed interne hanno solo questi presidi. Che vadano a tagliare gli sprechi dove sanno che ci sono e non di cero sulle guardie mediche che pur chiudendole tutte, non si risparmierebbe un euro. Qualora dovessero chiudere anche una sola guardia medica, in massa, sessanta sindaci, ci dimetteremo».

Le parole del commissario Cotticelli

Nella giornata di ieri il commissario aveva avuto un confronto con la governatrice Jole Santelli: «Un incontro franco, leale, sincero, affettuoso» ha commentato Cotticelli aggiungendo: «Devo dire che la dottoressa Santelli è una gran persona: con lei abbiamo tracciato un programma, basato sulla piena, totale e leale collaborazione, in modo da evitare che tra istituto commissariale e Regione ci siano delle frizioni o delle incomprensioni. Quindi saluto con grande entusiasmo le parole della presidente Santelli, che sono in linea il ministero. Cioè – ha concluso il commissario della sanità calabrese - non avremo più nessuna forma di contrapposizione ma di collaborazione tra centro e periferia, tra struttura commissariale e Giunta regionale».