«Attraverso l'alimentazione si può fare tanto su una sindrome molto invalidante come la fibromialgia, o meglio sindrome fibromialgica perché è una patologia che ha molti sintomi». Dolori muscolari ma anche affaticamento, disturbi del sonno, deficit di memoria e concentrazione. La fibromialgia è definita come un disturbo del dolore cronico che presenta sfide diagnostiche e curative non indifferenti. Il biologo nutrizionista Francesco Garritano nel suo nuovo libro “La fibromialgia è una sfida: tu puoi vincerla” spiega come ottenere risultati apprezzabili grazie a un trattamento mirato e a un approccio multifattoriale che accanto al trattamento farmacologico affianchi quello non farmacologico, a partire da una sana alimentazione.

Cambiare lo stile di vita

«È vero che l'eziopatogenesi non si conosce, cioè la causa scatenante, però noi oggi abbiamo la possibilità, e nel libro ho scritto tante cose a tal proposito, di conoscere degli aspetti su cui lavorare – spuega Garritano -, cioè sul sonno, sulla parte mitocondriale, andando a cambiare lo stile di vita per portare la persona a stare meglio perché è pur vero che la guarigione non è la parola giusta da utilizzare nella fibromialgia ma far star meglio il paziente sì. Ci sono 3 milioni di persone nel mondo che soffrono di questo disturbo, questo è quello che sappiamo, ma siccome la diagnosi è tardiva, secondo me il numero è molto più alto».

Il cibo come medicina

Dunque il professionista cosentino, che da diversi anni ormai si occupa di diete innovative per migliorare la qualità di vita dei suoi pazienti, insiste sul ruolo dell'alimentazione per la salute dell'uomo. «Bisognerebbe credere un po' di più all'importanza dell'alimentazione – conclude – perché il cibo è un vero e potente farmaco e dovremmo partire proprio dal cibo per cercare di migliorare la nostra salute».