Eventi di protesta ma anche di raccolta fondi. Diventa sempre più strutturata l’attività del Comitato spontaneo familiari Centro di Neurogenetica che si è costituito la scorsa settimana quando, durante un incontro convocato dal Centro Regionale di Neurogenetica, sono emerse in tutta la loro disarmante drammaticità le conseguenze del mancato arrivo dei fondi alla struttura.

Il rischio ridimensionamento

Con il licenziamento di dieci unità e il mancato supporto dell’Associazione per la Ricerca Neurogenetica il Centro smetterà di funzionare come tale e verrà ridimensionato ad ambulatorio. Ieri i referenti del Comitato hanno iniziato a lavorare sugli eventi per sensibilizzare.

L'appello dei parenti

Tra di loro ci sono mogli, mariti e figli di persone che convivono con una demenza, quindi i veri esperti della situazione. «Nessuno più di loro – spiega una nota stampa - può dire cosa significhi avere in Calabria un centro di riferimento per le famiglie, quali difficoltà si incontrano nella quotidianità della vita, e come la disinformazione legata a questo tema sia ancora troppo elevata. Per questo, chiedono di essere ascoltati».

 

«Sono il marito di una donna di 61 anni, affetta da tre anni da demenza frontale del comportamento – afferma un membro del comitato - Invito la politica tutta ad intervenire il primo possibile, il commissario Cotticelli in particolare, affinché il Centro non venga ridimensionato. Se questo dovesse avvenire come faremo noi parenti degli ammalti? Oltre al danno, la beffa. Mettetevi una mano sul cuore». Sono stati calendarizzati degli eventi di protesta e di informazione ma anche di raccolta fondi in favore di Arn per le prossime settimane.