Un gruppo di partecipanti ha consegnato un corposo dossier ad un avvocato. Ci si muove sul doppio binario: amministrativo e penale. L'obiettivo è annullare entrambe le procedure
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La sospensione delle procedure concorsuali disposte ieri dalla direzione aziendale dell'ospedale Pugliese-Ciaccio non è sufficiente. I partecipanti alle due selezioni, indette per reperire diciotto infermieri e trenta operatori sociosanitari, sono determinati ad andare fino in fondo e l'obiettivo adesso è raggiungere l'annullamento di entrambi i concorsi che si sono tenuti dal 2 al 6 luglio nell'auditorium di Fondazione Terina a Lamezia Terme.
Le presunte anomalie nelle selezioni
Si lavora già su un doppio fronte. Ieri mattina un nutrito gruppo di candidati ha consegnato un corposo dossier contenente documenti che testimonierebbero le presunte anomalie che si sarebbero verificate nei cinque giorni di selezioni ad un avvocato catanzarese che assisterà adesso gli aspiranti infermieri e operatori sociosanitari nella lunga serie di azioni legali che con ogni probabilità a stretto giro saranno avviate. L'avvocatessa Stefania Valente del foro di Catanzaro ha assunto il mandato e sulla scorta dei documenti visionati sta in queste ore valutando se intraprendere la via del ricorso amministrativo, impugnando le graduatorie pubblicate da qualche giorno, o quella penale presentando un esposto in Procura. Nel frattempo il gruppo di candidati ha ottenuto un incontro con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, che li riceverà nella prossima settimana.
Si procede con massima cautela
Negli uffici amministrativi dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, intanto, dopo la sospensione delle procedure concorsuali si sta procedendo alle verifiche sulle irregolarità segnalate. In particolare, nel mirino della dirigenza è finito il sistema di vigilanza, le cui attività erano state affidata ad una società privata. L'obiettivo è verificare se vi siano state falle tali da giustificare una definitiva revoca delle procedure. In tal caso, l'annullamento sarebbe d'obbligo e l'unica strada percorribile sarebbe il riespletamento delle selezioni. Tuttavia, nella sede di Madonna dei Cieli a Catanzaro ci si muove con cautela per evitare da un lato che il caos mediatico che si è scatenato attorno ai concorsi possa minare l'immagine aziendale e per evitare al contempo di prestare il fianco a quelle che potrebbe essere solo una strategia per ottenere l'annullamento delle procedure.
Luana Costa