«All'Uoc Cardiologia-UTIC dell'Azienda ospedaliera di Cosenza e' stato utilizzato un sistema di monitoraggio invasivo dei parametri vitali attraverso l'incannulazione percutanea ecoguidata dei vasi venosi centrali ed arteriosi». Lo comunica la stessa Azienda ospedaliera di Cosenza. «Questo sistema è fondamentale in pazienti affetti da forme particolarmente gravi di scompenso cardiaco e shock cardiogeno, - si legge in una nota - per rendere possibile un costante e puntuale rilievo dei parametri emodinamici imprescindibili per una scelta terapeutica mirata».

 

Nel comunicato si precisa che «l'UTIC di Cosenza è la prima in ambito regionale, e tra le poche in ambito nazionale, ad essersi dotata di questo innovativo sistema». L'Azienda ospedaliera comunica anche che «dai dati del Piano nazionale Esiti del Ministero della Salute, si può facilmente desumere che nei pazienti ricoverati per infarto miocardico nella nostra UTIC e' stata osservata una mortalità a 30 giorni inferiore rispetto ai parametri di riferimento nazionale (anno 2015: 6.19% vs 9.03%, nel 2016: 7.46% vs 8.64 %)».