La Calabria è ultima tra le regioni italiane per il consenso alla donazione degli organi con un indice del dono del 60%, sotto la media nazionale che nel 2021 è arrivata a quota 68,9%. E anche se i risultati sono in lieve crescita rispetto allo scorso anno il dato conferma una poca sensibilizzazione rispetto alla donazione. A mettere in fila i numeri è l'ultima edizione del rapporto realizzato dal Centro Nazionale Trapianti che riporta le cifre delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all'atto dell'emissione della carta d'identità nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.

«Questo significa che tanti calabresi ancora oggi si dichiarano contrari alla donazione quando si presentano agli uffici anagrafe. Come Centro Regionale Trapianti – spiega il direttore Pellegrino Mancini – abbiamo organizzato un percorso di formazione per gli ufficiali di anagrafe che si svolge in collaborazione con Anusca, Federsanità e Anci Calabria, con l'obiettivo di formare tutti gli operatori comunali coinvolti».

L'appello di Mancini

L'Indice del Dono è stato diffuso in occasione della 25ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica 24 aprile. Da quanto emerso, il comune calabrese più generoso è Rovito, nel Cosentino, seguito da Rose e Tiriolo. Tra le province è Vibo Valentia la migliore, 84esima su 107 a livello nazionale. Ma non basta. Da qui l'appello del direttore del Centro regionale trapianti di Reggio Calabria, che tanto sta facendo per promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti, una scelta di altruismo e generosità: «È necessario che ognuno di noi rifletta e decida in maniera consapevole dichiarando il proprio sì alla donazione degli organi dopo la morte, solo in questo modo sarà possibile salvare annualmente migliaia di pazienti che non hanno più nessuna speranza di vita».