Il senatore forzista scrive al neo direttore generale: «Visiti gli ospedali e i vari presidi del territorio, parli con i dottori, infermieri e pazienti, prenda atto delle carenze dei vari reparti»
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Il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori ha scritto una lettera aperta al neo direttore generale dell'Asp di Vibo Valentia, Elisabetta Tripodi. Dopo averle rivolto i suoi «più sinceri auguri» per l'incarico ricevuto, Mangialavori si è detto sicuro che il nuovo dg «saprà profondere ogni sforzo ed energia affinché l'Asp di Vibo Valentia possa risollevarsi dal baratro in cui è precipitata», anche a causa della pessima gestione del passato e, in particolare, di quella che ha preceduto la stessa Tripodi. «Il territorio di Vibo, purtroppo – ha scritto Mangialavori nella lettera indirizzata al dg Tripodi –, è un concentrato quasi unico di problematiche sociali, economiche, infrastrutturali, nonché preda degli appetiti di alcune tra le organizzazioni criminali più feroci e pervasive dell'intero Sud d'Italia. In questo contesto, la sanità vibonese non brilla certo per efficienza, tutt'altro. Da troppi anni, ormai, assistiamo al crollo inesorabile dei livelli essenziali di assistenza, alla spoliazione di tutti i presidi sanitari e alle mancate risposte alle domande di salute che arrivano dai cittadini».
Il depotenziamento dell'ospedale di Vibo
«L'Asp di Vibo – ha aggiunto il senatore – è stata una parte del problema e non della soluzione. E ciò è avvenuto a causa di politiche gestionali miopi, del tutto inadatte ad affrontare la grave situazione sanitaria che riguarda, invero, tutto il comparto calabrese. Lo “Jazzolino” di Vibo, presidio strategico dell'intera provincia, è stato via via depotenziato fino a diventare una sorta di ospedale fantasma, con i reparti costretti a chiudere o a lavorare a regime ridotto a causa della drammatica carenza di medici e infermieri. I cittadini vibonesi, così, sono stati costretti a porre quelle stesse domande di salute altrove, più precisamente alle altre strutture sanitarie della regione o, molto più spesso, agli ospedali del Nord Italia. È necessario trovare al più presto le soluzioni per invertire la tendenza e per far tornare l'Asp a essere quel che dovrebbe essere: un'Azienda capace di erogare servizi efficienti, puntuali e all'altezza delle richieste di salute dei cittadini».
«Un compito non facile»
Si legge ancora nella lettera che Mangialavori ha scritto a Tripodi: «Il compito che la aspetta non sarà certo facile. Da parte mia, le auguro di fare bene e di riuscire a risollevare un'Azienda che, finora, è stata totalmente distante dai cittadini. Mi permetto, pertanto, di darle un consiglio non richiesto: inizi il suo nuovo incarico attraverso una inedita campagna d'ascolto. Visiti gli ospedali e i vari presidi del territorio, parli con i medici, gli infermieri e i pazienti, prenda atto delle carenze dei vari reparti e ascolti i suggerimenti degli addetti ai lavori e di tutti coloro che, ogni giorno, spendono la loro vita per far funzionare la sanità vibonese. Mi permetto di dirle – ha concluso il senatore – che si tratta di un buon consiglio. Solo un confronto franco e aperto con questo mondo le potrà permettere di individuare le storture e i difetti del sistema e di trovare le opportune soluzioni. In bocca al lupo, avrà tanto lavoro da fare».
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