VIDEO | Era stato il padre, reggino di 38 anni, a lanciare dalla nostra testata, un messaggio rivolto alla comunità per poter portare il proprio piccolo a Pisa. Tante sono state le donazioni ricevute e sono giunte da tutta la Calabria
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«Ringrazio con tutto il mio cuore, anche a nome della mia famiglia, tutti coloro i quali hanno voluto aiutarmi». Giuseppe Ficara aveva perso la speranza, ma la grande generosità dei calabresi permetterà al suo bambino di otto anni, affetto da una grave forma di autismo, di andare a Pisa per potersi curare. Dalla nostra testata il padre aveva lanciato un appello poiché non aveva le risorse economiche, per recarsi venerdì, all’istituto “Stella Maris", di Calambrone, in provincia di Pisa. Un centro specializzato dove il suo piccolo deve necessariamente sottoporsi ad alcuni esami medici. Sono arrivate infatti, tante donazioni per la trasferta in Toscana.
«Non me l’aspettavo - ci dice Giuseppe emozionato - eppure la macchina della solidarietà ha funzionato e ora possiamo partire. Mio figlio non poteva perdere questa opportunità e quindi sono molto felice di essere stato aiutato». C’è chi ha donato il viaggio, chi l’alloggio, e chi ha contribuito per le spese. Giuseppe Ficara con un piccolo stipendio deve infatti, mantenere tutto il nucleo familiare e in questo periodo ha avuto delle enormi difficoltà persino a pagare l’affitto della sua abitazione. È moroso di cinque mesi e ha ricevuto già una richiesta di sfratto. Ed per questo che questo padre continua a chiedere un intervento delle istituzioni, ed in particolare del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà affinché possa assegnare a lui e alla sua famiglia un alloggio popolare. Attualmente vivono in una casa molto piccola e fatiscente dove c’è un’imponente infiltrazione di umidità che genera anche della muffa. Con un bambino piccolo e malato non può vivere in queste condizioni.
Il comune reggino è stato già messo al corrente della situazione. «Confido nell’aiuto della giunta comunale e del sindaco- ha sottolineato Ficara- affinché possano darci un’abitazione dignitosa. Anni fa avevo inoltrato l’istanza, ma non ho mai ricevuto risposto. Adesso spero che Falcomatà intervenga, dopo aver valutato le condizioni in cui viviamo, e possa permettere a mio figlio di crescere in un ambiente sano. Ha seri problemi di salute e abitare in quella casa può farlo peggiorare».
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