Nonostante la pandemia  sono state più di 800 le visite mediche specialistiche gratuite erogate dall’ambulatorio di medicina solidale di Montepaone, comune del catanzarese guidato dal sindaco Mario Migliarese, inaugurato a febbraio 2020,  la cui attività ha preso il via a giugno dello stesso anno grazie alla generosità di diversi specialisti, in pensione e non, che hanno messo a disposizione della collettività la loro professionalità. Dall’ortopedia alla ginecologia, dalla chirurgia alla cardiologia, un servizio importante, unico nel comprensorio, pensato per chi vive in uno stato di indigenza al quale è possibile accedere chiamando l’ufficio comunale relazioni con il pubblico.

Bilancio positivo

«Siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto ma vorremmo anche un impegno maggiore da parte degli assessorati alle politiche sociali. È una cosa di cui il territorio aveva ad ha assoluta necessità – sottolinea il chirurgo Giuseppe Messina, presidente dell’associazione Salus et virtus, in occasione della presentazione dei risultati fin qui ottenuti – perché le strutture pubbliche sono in ginocchio per i motivi che sappiamo e perchè la situazione economica che si aggiunge a quella sanitaria ha creato dei problemi: credo che buona parte dell’utenza abbia difficoltà non solo a rivolgersi alle strutture private ma addirittura per qualcuno può essere un problema anche pagare il ticket per una visita medica specialistica di qualsiasi livello».

Attenzione al territorio

Il progetto è nato grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Montepaone che ha messo a disposizione i locali. «Ci rendiamo conto che accanto al bilancio finanziario c’è bisogno di un bilancio sociale e in quest’ottica, un ambulatorio solidale è il modo migliore per essere utili alla società. È un sogno mio che ho voluto condividere con altri e se un sogno lo condividi con altri diventa realtà»  – ha affermato il direttore della banca, Giovanni Caridi. «Tutto è partito con grande entusiasmo ma non sono mancate le difficoltà soprattutto da un punto di vista burocratico alle quali si sono aggiunte le criticità legate al covid. – precisa l’ortopedico Pietro Damiani –. Il nostro bacino di utenza inizialmente abbracciava la popolazione di Gasperina, Montauro, Montepaone e Soverato, poi invece si è allargato su Badolato, Squillace, Isca, Gioisa, Siderno, Monasterace. L’unica cosa che mi dispiace – aggiunge – è che abbiamo un ecografo che per protocolli particolari la Regione ci ha impedito di utilizzare. Speriamo di superare anche questo limite e ampliare l’offerta anche con altri specialisti».

Presto nuove iniziative

Un’iniziativa è dunque destinata ora ad allargare il suo raggio di azione, come fa sapere Messina: «Abbiamo avviato un’interlocuzione con i sindaci di Santa Caterina, Francesco Severino, e di Davoli, Giuseppe Papaleo. C’è l’intenzione di aprire a Davoli un ambulatorio odontoiatrico sempre volontario e a Santa Caterina un grande poliambulatorio».