Avviati screening dei tumori del colon retto. L'iniziativa è stata promossa dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria che ha avviato il programma. Si tratta di un servizio rivolto agli uomini e alle donne tra i 50 ed i 69 anni, totalmente gratuito.

«Colmiamo un ritardo pluriennale - ha detto nel corso di una conferenza stampa il commissario straordinario dell'Asp 5 Lucia Di Furia - per uno screening, una prevenzione precoce, per la diagnosi del tumore al colon retto che porterà, sicuramente, a ridurre i malati di questa patologia, e attraverso un semplice esame ad individuare eventuali presenze di sangue occulto nelle feci. Questa eventualità non presuppone, di per sé, la presenza di un tumore, ma invita ad un approfondimento che effettueremo, per tutti questi casi, nei presìdi sanitari di Melito Porto Salvo, Polistena e Locri».

«Abbiamo già inviato oltre 1500 sms - ha aggiunto e - saranno circa 78mila gli iscritti al Servizio sanitario regionale che saranno raggiunti, nell'arco di due anni, in questo screening che si caratterizza per l'innovativo metodo di comunicazione utilizzato. Un sms invita l'iscritto a recarsi nelle farmacie convenzionate, grazie al contributo offerto da Federfarma, i distributori farmaceutici e i medici di medicina generale, per ricevere il kit per lo screening. Una volta completato l'esame, la provetta deve essere consegnata nuovamente in farmacia, che provvederà a consegnarla al laboratorio centralizzato, che è stato dotato di nuovi strumenti, sia diagnostici che analitici. Il paziente non viene mai abbandonato. Non deve prenotare nulla. Con il Pdta, il precorso diagnostico terapeutico assistenziale il paziente entra nel sistema e viene accompagnato».

L’importanza della prevenzione

«Fare prevenzione è molto importate. Ci consente - ha sottolineato il direttore del Servizio di prevenzione dell'Asp5 Sandro Giuffrida - di ridurre il carico di lavoro nelle strutture ospedaliere. Noi vorremmo che la nostra Asp e la Regione diventassero modelli di prevenzione. Anche per superare le difficoltà che abbiamo dal punto di vista clinico-assistenziale». «Avviamo un servizio che non è mai stato avviato in questa azienda - ha detto Adriana Romeo, responsabile dello Screening - e la giornata è forse storica. Questo screening ha una nota innovativa: abbiamo rivoluzionato il sistema di comunicazione. Attraverso una piattaforma multimediale vengono invitati gli iscritti dell'anagrafe assistiti della fascia d'età stabilita. Un numero verde, poi, è a disposizione degli assistiti per qualsiasi informazione, anche per chiedere di essere inseriti nel sistema, qualora il numero di telefono precedentemente comunicato non sia più attivo, o non sia stato mai registrato».

Il ruolo dei medici di base

Un grande ruolo, in questo servizio, lo dovranno svolgere i medici di medicina generale. «Un ruolo che deve essere più supportato e messo in evidenza - ha sostenuto il presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria Pasquale Veneziano - perché grazie a loro si possono risolvere molti problemi che sovraccaricano gli ospedali, individuando precocemente patologie che magari riscontate tardivamente risultano molto gravi per il paziente».