La fata madrina è interpretata da un uomo e la protagonista non perde la scarpetta, ma se la sfila volontariamente: nel riadattamento di Amazon tutti i clichés che fanno da fondamenta alle favole classiche sono rovesciati
Il nuovo horror a puntate targato Netflix ha una trama confusionaria e debole. Qualcuno ha tracciato un parallelo con il cult di Lynch del 1990, ma i mostri che animano questo incubo non hanno la forza di quelli che abitavano il diario di Laura Palmer
Settembre mese di pulizie e nuovi inizi. Alcune ante non andrebbero mai aperte, ma in altre tra le tante cose accumulate e da buttare spesso ritroviamo noi stessi e quello che siamo stati
La ragazza più popolare di un liceo del Texas scompare, la più sfigata prende il suo posto finché l’accusa di essere complice di un crimine non la scaraventa negli abissi. Il thriller giovanile è disponibile su Prime video
Il mondo è divenuto talmente piccolo negli ultimi due anni che la mia stanza è una repubblica indipendente situata nei confini dell’Italia. Però le leggi non le detto io ma mi dichiaro ufficialmente suddita delle psicosi
La coda dell’estate è un neon che spezza il buio del deserto, come quando attraversando quello del Nevada come un corpo celeste ti folgora Las Vegas. Come noi che per concludere col botto avremmo bisogno di qualcosa di cui pentirci
Ci siamo distratte un attimo e agosto ha scassinato la nostra fortezza. In uno stato di semi incoscienza per la prima volta vediamo chiare le cose: i ragazzi sono vivi, belli, brucianti di passione. Ma poi l’adolescenza svanisce come un bacio rubato in dissolvenza...
Nemmeno la più grande crisi della storia recente è servita a insegnarci alcunché su autoconservazione e lontananza se puntualmente ci ritroviamo nell’epicentro delle nostre angosce. Tipo traffico, buffet, famiglia, caldo, ospiti, ecomostri social, colazione al sacco, balli, canti, pianti e smania di branco del 15
Il 28 ottobre al cinema arriverà il nuovo film del cineasta manchego, scritto durante i mesi del lockdown. Una commedia-tragedia con al centro le vicende di due gestanti e che custodisce un tributo a Raffaella Carrà
Ci vorrebbe un bunker o una terapia shock per venirne a capo: uno scandalo, un tradimento, una vendetta, un maniaco, qualcosa di sano e umiliante che rianimi le membra intorpidite
Complice anche la pandemia, abbiamo messo i cuori in garage e i motori per troppo tempo spenti non danno segni di vita se non timidi grugniti alla vista di marcantoni e divinità olimpioniche
È finito tutto, maledetta pandemia! Cos’altro potrà accadere all’universo se non riaprono subito le discoteche? A furia di coprifuoco finiremo tutte maritate. Ci accoppieremo col vicino di casa e addio toyboy, estorsori e vida loca
D’ora in poi «i dissidenti saranno condannati a consumare in lager allestiti fuori le caffetterie» mentre «chi ha aderito al regime» avrà il vantaggio d’accomodarsi dentro. Roba da matti!
A New York sarebbe pronta una galleria della nightlife, finiremo tutti imbalsamati in delle teche? Un avvertimento è d’obbligo: siamo morti e risorti tante di quelle volte che espositori e collezionisti si assicurino di bandire “I will survive” dalla playlist
La nuova aristocrazia del Covid non si misura più dal sangue blu ma dagli anticorpi. E reclama brioches e privilegi sulla pelle della resistenza condannata all’apartheid e alle varianti del virus
Come disse Almodovar Raffaella Carrà «non è solo una donna, è uno stile di vita». Ha fatto scoppiare il cuore da Trieste in giù e ben oltre. Un monumento per noi e una Virgen da portare in trionfo in processione nell’universo latino
La nuova serie targata Netflix nasce dalle ceneri di Sex & the city ma dell'antenata non ha la vitalità né l'irriverenza. Una storia inutile, che promette fuoco e fiamme ma di bollente ha solo il latte che fa venire alle ginocchia
In mezzo a lotte per la successione a 5 stelle e contese Stato-Chiesa ecco la condanna a pena massima: quel regime di detenzione duro chiamato adolescenza