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Non c’è pace per il candidato cinquestelle della tirrenica cosentina Massimo Misiti. Ora anche “Il Giornale” scrive dei suoi post denigratori ai danni dei dirigenti nazionali del movimento, compreso i post che ha sconfessato. E, dunque, il “caso” Misiti ora approda anche sui media nazionali, con un pezzo a firma di Pietro Bellantoni e Domenico Ferrara, nel quale si rilanciano i post anti grillismo che il candidato pentastellato avrebbe postato attraverso un profilo twitter, che Massimo Misiti ha sconfessato, e dei quali la nostra testata aveva riferito con due pezzi pubblicati nella rubrica “Il Corsivo di Pablo”.
Il primo pezzo lo avevamo realizzato spulciando tra i post pubblicati da un account twitter collegato al profilo Facebook, profilo che abbiamo analizzato e che risulta essere inoppugnabilmente riconducibile al dottor Massimo Misiti. Su tali profili, infatti, definiva Di Maio, leader del M5S, “un ignorante rovina famiglie”. Tale profilo oggi risulta abilmente ripulito.
Il secondo pezzo riferiva sempre di post di un profilo twitter, intestato a Massimo Misiti con tanto di foto corrispondente, e anche da questo account risultavano essere postati una sequenza di post estremante offensivi per il movimento e i suoi dirigenti. Non avendo potuto provare l’autenticità di quest’ultimo profilo siamo stati costretti a rimuovere il pezzo. Nonostante ciò siamo stati minacciati di querele e segnalati con una lettera aperta agli organismi dell’ordine.
Il Giornale, tuttavia, rilancia gli uni e gli altri post, confermando che nella vicenda c’è un interesse mediatico nazionale e, dunque, smentisce le farneticanti accuse che, il dott. Misiti ha rivolto alla nostra testata e chiedendo all’ordine professionale dei giornalisti di “avviare un procedimento disciplinare rigido per chi, evidentemente, non è proprio competente a svolgere un compito delicato come quello dell’informazione”.
A questo punto, ci dispiace per il dottor Misiti, stiamo diventando in troppi. Ma ritorniamo al pezzo de “Il Giornale”. I cronisti del noto quotidiano nazionale scrivono che il Misiti definiva il fondatore del M5S “ladro e morto di fame” e riferiscono che i Grillini che hanno maldigerito la canditura dell’ortopedico nelle file pentastellate abbiano addirittura raccolto i post in un dossier che sta creando non pochi grattacapo ai dirigenti del movimento.
Nell’articolo, inoltre, Misiti viene raccontato come un ex purosangue Pd, ma poi l’offerta di Di Maio gli ha fatto repentinamente cambiare idea. Insomma, “Il Giornale” va molto oltre quello che nel “corsivo di Pablo”, aveva scritto la nostra testata. E per dirla come la poetessa contemporanea Serena Santorelli, “La fiducia è un fatto estremamente serio. Basta soltanto una bugia o una mezza verità, e ti sei giocato il collante che tiene insieme i pezzi di un intero puzzle.”
Pablo