In una nota il commissario dell’azienda Calabria verde della regione ordina alle sigle sindacali di non chiedere informazioni sulla firma del contratto integrativo dei lavori del settore
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La situazione denunciata da Carlo Guccione, ovvero, il bel pacco calato da Oliverio, agli oltre 7000 addetti alla sistemazione idraulico-forestale della Regione Calabria, che vedranno sfumare la possibilità dell’approvazione del loro contratto integrativo regionale di lavoro rischia di trasformarsi in una ulteriore bomba sociale.
Una situazione che ovviamente ha molto allarmato le rappresentanze sindacali, le quali, il 22 luglio scorso, avevano firmato una pre-intesa unitamente, il commissario del Parco naturale regionale delle Serre, l’Urbi Calabria e l’Azienda Calabria Verde, per il contratto integrativo regionale di lavoro agli oltre 7000 lavoratori del settore.
La decisione di Oliverio di rinunciare all’approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi e slittare all’esercizio provvisorio, dunque, fa sentire i primi effetti. Preoccupazione e tensione, dunque, inducono le rappresentanze sindacali a chiedere un incontro al commissario di Calabria Verde, il generale Aloisio Mariggiò. Ciò al fine di rasserenare gli animi dei lavoratori. Ma il generale che Oliverio ha collocato alla testa della più grande società della Regione, evidentemente, a causa della situazione che si è creata, deve avere anche lui un diavolo per capello e, presa carta e penna, scrive ai sindacati una nota dal tono curioso. «Sono giornalmente contattato da rappresentanti sindacali che ogni giorno chiedono notizie sulla data della sottoscrizione del contratto integrativo regionale di lavoro per gli operai e gli impiegati idraulici forestali». E fin qui niente di strano. Ad un certo punto la lettera assume il tono e la forma che evidentemente avevano le comunicazioni del generale della Benemerita vergate nelle furerie militari. Si, perché il tenore della lettera sembra quello tenuto da un Generale ai suoi sotto ufficiali dopo averli passati in rassegna. Il generale infatti sbotta, “non intendo dare informazioni alle rappresentanze sindacali sulla data della firma del contratto”. Mancava solo che il simpatico generale, esprimesse la fatidica frase: “questo è un ordine”!
Siamo su scherzi parte? Assolutamente no. Siamo nei piani alti di Calabria Verde, nell’epoca di Mario Oliverio che dovrebbe avere nel DNA il rispetto della contrattazione sindacale. E, invece, no. Il presidente della Giunta Regionale, che non molto tempo fa si fregiava di essere comunista, assiste a tutto questo con evidente complicità. Il commissario Mariggiò, infine, chiude la nota indirizzata ai sindacati, concedendo la possibilità di un incontro forse a inizio settimana, fino ad allora, scrive il generale, siete pregati di non contattarmi, il che tradotto, potrebbe suonare così: “cari sindacalisti non rompetemi le palle”. Firmato, Aloisio Mariggiò, generale dei Carabinieri al servizio di sua maestà “palla palla” di San Giovanni in Fiore.
Pablo