Proprio due giorni fa durante l’intervista informale che ho fatto al Generale di Corpo d'Armata Vakhtang Kapanadzeex Capo di stato Maggiore delle Forze Armate georgiane nonché ex Deputy of Defence della Georgia a Tblisi, e che verrà pubblicata nel mio prossimo scritto, era uscito l’argomento Luhansk. Oggi dopo la notizia del ritiro delle truppe ucraine, le sue parole risuonano profetiche: «Ho la sensazione che ciò che sta accadendo a Severedonetsk sembra il ripetersi di un Mariupol 2. Il territorio ucraino è un territorio che potrebbe permettere una guerra più strutturata, ma da entrambe le parti sembra non ci sia questa consapevolezza» – ha continuato il Generale –. «Ho la sensazione che ci sarà una ritirata programmata, e dal mio punto di vista e da un punto di vista strategico e di analisi, le truppe potrebbero ritirarsi su Lysichansk, che si trova sulla linea parallela di Severeredonetsk ma che, a differenza di questa, ha una posizione geologicamente privilegiata perché su un altipiano, quindi più facile da difendere».

Dopo tre mesi e mezzo di difesa di Severodonetsk, le truppe ucraine hanno così iniziato a lasciare la città, che ad oggi risulta essere completamente distrutta dai russi. «Le forze armate ucraine hanno dovuto iniziare la ritirata da Severodonetsk». Lo ha affermato in onda su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk Serhiy Hayday.

Secondo lui, i difensori di Severodonetsk si stanno ritirando dalla città verso nuove posizioni più fortificate. «I russi hanno distrutto quasi completamente Severodonetsk, tutte le infrastrutture critiche sono state distrutte, il 90% della città è stato danneggiato, l'80% degli edifici residenziali dovrà essere demolito e non potranno essere restaurati», ha continuato Hayday.

Allo stesso tempo, il Ministero della Difesa ucraino ha classificato le informazioni sulla ritirata delle truppe ucraine da Severodonetsk come “chiuse”.

«Le informazioni sul fatto che le unità delle forze armate ucraine si trovino in una determinata area, incluso Severodonetsk, dovrebbero essere chiuse. Vorrei chiedere a tutti di concentrarsi sulle informazioni fornite dallo Stato Maggiore e dal Ministero della Difesa ucraino. Vorrei invitare sia i giornalisti che i rappresentanti delle autorità statali a consentire alle Forze Armate ucraine di riferire sulle azioni dell'Esercito ucraino nel quadro dell'informazione aperta», lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motuzyanyk durante un briefing all’Ukraine Media Center.

Cosa rende Severedonetsk così preziosa?

È sempre la posizione geografica che detta le regole del gioco. La cattura di questa città consentirà ai russi di controllare la quasi totalità delle regione del Luhansk. Ed è per questo che le truppe di Putin si sono concentrate in questa zona. Sempre secondo il Generale di Corpo d’Armata Georgiano Vaxo Kapanadze i motivi di tale dispiegamento sarebbero due: a) Avere Severedonetsk permetterebbe di avere il controllo quasi definitivo del Luhansk b) Essendo il Luhansk una porzione di terra più piccola da gestire, si sono concentrati su di lei per poterla controllare, prima di passare all’attacco del Donetsk. Per questo in questa zona vi è stato un accanimento militare come quello avvenuto a Mariupol.

Grazie ai consigli dei locali, con i quali sto interagendo in modo proficuo e amichevole, ho la possibilità di accedere a notizie per noi difficili da trovare. Così sul canale Ukraine 24 in onda su YouTube è possibile vedere l’intervento dell'esperto militare Petr Chernik. Secondo Chernik, le battaglie per Severodonetsk avrebbero migliorato la posizione delle truppe in altre direzioni.

«Ogni gruppo tattico del battaglione del nemico, che viene tirato in questa direzione, migliora le nostre capacità operative sia nella regione di Kharkiv che nella regione di Kherson. Ma questa città è già stata praticamente rasa al suolo, a zero. Praticamente spazzata via. Vale la pena combattere ancora per un po' di tempo? Sono un fermo sostenitore del fatto che abbiamo bisogno di un solo Mariupol».

A conferma di quanto detto fino ad ora, anche un’altra voce autorevole, quella dello stratega militare Oleg Zhdanov che avrebbe osservato che il ritiro delle truppe ucraine da Severodonetsk sarebbe stato previsto secondo tattiche militari, così come detto dal Generale georgiano Kapanadze.

La tecnica militare

La città sarebbe stata trattenuta fino a quando c’è stata l'opportunità di impedire al nemico di circondare Severodonetsk, come accaduto in precedenza su Mariupol. Obiettivo far ritirare le truppe russe da altre direzioni per concentrarle intorno alla città, infliggendo il massimo danno alla manodopera e alle attrezzature militari degli invasori. Questa tattica ricorda in qualche modo una tecnica scacchistica, cioè quando un giocatore sacrifica un pezzo per ottenere un ulteriore vantaggio. In questo caso, Severodonetsk, già completamente distrutta, si è rivelata una pedina su questo “scacchiere”.

A detta dello stratega militare, Severodonetsk avrebbe svolto la sua funzione. In quest'area, le forze armate dell'Ucraina hanno esaurito il nemico, che stava ritirando le sue truppe dalla direzione di Zaporozhye per concentrarle su Severodonetsk. «Le unità ucraine hanno inflitto danni significativi al nemico, ma ora non ha più senso difendere le rovine della città», dice Zhdanov.

Spostarsi su Lysichansk prossimo obiettivo

Oleg Zhdanov ha osservato che le forze armate ucraine, dopo aver completato il loro compito a Severodonetsk, stanno ora passando alla frontiera successiva.

«Le nostre truppe stanno partendo per Lysichansk e manterranno le sue difese. Sarà più difficile per gli invasori catturare questa città, poiché ha una buona posizione. Lysichansk si trova su una collina, protetta su un lato dal fiume».

Il ministero della Difesa ucraino ha osservato che l'accerchiamento dei militari nell'area di Lysichansk è l'obiettivo degli invasori. Secondo Alexander Motuzyanyk, il compito principale del nemico in questa fase è raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Luhansk e Donetsk, per mantenere le aree catturate delle regioni di Zaporozhye e Kherson e garantire la stabilità del corridoio terrestre con la penisola di Crimea occupata. I confini del conflitto, come dettomi dal chi segue il mio viaggio nella guerra, sono in movimento come un serpente.