L’ex vicesindaca di Rende Annamaria Artese, che deteneva anche la delega al Welfare, denuncia pubblicamente che l’Ente commissariato ha perso 5 milioni di finanziamento per il progetto Ermes. Si trattava di un modello urbanistico con protagoniste le persone anziane, al centro di un percorso di vita funzionale.
Avrebbe dovuto avere luogo nell’ex caserma dei Carabinieri di via Londra, in pieno centro dell’area urbana. Una parte dell’edificio è già stata ristrutturata ed è pienamente operativa da qualche anno come asilo nido, mentre l’intervento del progetto Ermes prevedeva il completamento della parte restante dell’immobile. Per una delle figure apicali del Laboratorio Civico, tutto ciò non sarà più possibile.

L’amarezza di Artese per il progetto Ermes a Rende

«Che l’assoluzione nell’ambito dell’inchiesta Malarintha abbia posto una pietra tombale sulle ipotesi di mala gestione della cosa pubblica da parte della giunta Manna è ormai sotto gli occhi di tutti – ha spiegato –. Quello che emerge oggi da parte dei commissari che proprio dalla Prefetta furono messi al servizio e a garanzia di un’amministrazione che potesse portare a termine quanto costruito in quasi otto anni di governo è invece un quadro desolante di mancanze e superficialità».
Parte da questa analisi preliminare Annamaria Artese, per entrare nel cuore del problema.
«Constatiamo con amarezza – ha stigmatizzato la cosa parlando con la stampa – come lo stop al progetto Ermes sia l’ennesimo cattivo esempio dell’operato commissariale: Rende era stata scelta, unica città in Italia, per la realizzazione di vero e proprio luogo pensato e dedicato alla popolazione anziana con unità abitative e spazi comuni all’avanguardia. Un traguardo conquistato dall’amministrazione comunale grazie al lavoro dell’assessorato alle politiche sociali, divenuto punto di riferimento non solo in ambito provinciale, ma regionale in tema di welfare».

La componente della squadra di governo di Marcello Manna è passata poi ad analizzare i numeri. «Cinque milioni di euro di finanziamento da parte del Ministero della Salute nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione Salute (ex Piano Operativo Salute), andati in fumo a causa della mala gestione, questa sì, da parte della terna commissariale. Un progetto che vedeva Rende quale città pilota scelta da Irccs Inrca per la realizzazione di un progetto innovativo ed esportabile in altre comunità. L’ex caserma dei Carabinieri situata in via Londra doveva essere trasformata in una rete di servizi assistenziali socio sanitari, di prima emergenza e di socializzazione. Nell’edificio si sarebbero infatti realizzati ampi spazi comuni e quattro unità abitative autonome, dotate di prodotti e servizi smart, oltre ad una palestra per attività motorie e ricreative, un auditorium/sala multifunzionale e spazi esterni per attività all’aperto e ortoterapia basati sulle tecnologie Ict».

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