Il Tar ordina la riapertura del plico per esaminare le due preferenze espresse in favore di Marco Ambrogio, erroneamente indicate sotto il simbolo sbagliato e, per questo, annullate dal presidente del seggio
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Prosegue la battaglia legale di Marco Ambrogio, candidato alle provinciali di Cosenza dello scorso 24 febbraio, per vedersi attribuite due preferenze espresse in suo favore sulla scheda elettorale, ma erroneamente inserite nello spazio contrassegnato dal simbolo di Provincia Democratica e non in quello di Insieme per la Provincia, lista nella quale Ambrogio era candidato.
Valutare la volontà dell'elettore
Il presidente di seggio aveva ritenuto di dover invalidare il voto. Ambrogio invece, nella convinzione che la volontà dell'elettore fosse stata chiaramente espressa, ha intrapreso la procedura di contestazione, approdata davanti al Tar. E nei giorni scorsi, i giudici amministrativi hanno ordinato di aprire il plico contenenti le schede contestate, per poterle esaminare personalmente. Si procederà il 17 luglio mentre la sentenza sarà espressa il prossimo 25 settembre.
Cosa potrebbe cambiare
L'attribuzione dei due voti, consentirebbe ad Ambrogio di scavalcare il consigliere comunale di Rende Andrea Cuzzocrea e di posizionarsi nella lista come primo dei non eletti, preceduto, tra gli altri, da Sergio Salvati, membro del consiglio comunale di Cariati per il quale il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra ha appena chiesto al Viminale lo scioglimento.
Il caso di Paterno Calabro
C'è poi un'altra qustione pendente al Tar, quella del voto espresso dal consigliere comunale di Paterno Calabro Carmelino Caputo. Questi però, era decaduto dalla carica e quindi non aveva titolo per essere ammesso alle urne. Non è escluso che a causa di questa irregolarità, si possa addirittura arrivare ad una ripetizione totale o parziale delle operazioni elettorali.