Il coordinatore provinciale Forza Italia contro due consiglieri comunali: «Sono entrati dalla finestra, escono dalla porta principale per il loro comportamento indegno»
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«Alla sfacciataggine non c’è mai fine. In tanti anni di impegno politico, mai avevo assistito ad atteggiamenti così spudorati. Se capisco bene, i due consiglieri comunali “ripescati” da Forza Italia che non hanno ritenuto Sergio Abramo degno di fare il presidente della Provincia, preferendo votare il candidato del centrosinistra, il sindaco di Soverato Ernesto Alecci, oggi si ergono a difensori della sua candidatura a presidente della Regione in nome di una non meglio identificata “catanzaresità”, e senza dimenticare che ho dovuto faticare tanto per fargli accettare alle ultime amministrative la figura di Sergio Abramo quale candidato a sindaco della coalizione di centrodestra». È il duro commento di Domenico Tallini coordinatore provinciale Forza Italia Catanzaro.
«Ho atteso pazientemente che i consiglieri Merante e Triffiletti dichiarassero pubblicamente il loro voto per la presidenza della Provincia. Hanno preferito l’anonimato – aggiunge - il trincerarsi dietro la segretezza del voto libero e parlare vigliaccamente di voto secondo coscienza. Sarebbe interessante sapere cosa ha consigliato loro la coscienza anche perché se loro avessero votato veramente Abramo, come vorrebbero fare intendere, i due “traditori” matematicamente andrebbero ricercati nei gruppi di Catanzaro con Sergio Abramo e Catanzaro da Vivere, circostanza questa che mi sento di escludere in assoluto. C’è poi una sospetta sintonia tra le dichiarazioni un po' “scemotte” di Triffiletti, quelle del “mitomane” Merante e quelle diramate nelle stesse ore da un grande “stratega” della politica della opposizione».
Forza Italia «non ha bisogno di cospiratori e traditori, ma di gente leale e coerente, capace di essere riconoscenti al partito che ha consentito loro di ricoprire ruoli pubblici ed istituzionali. Sono entrati dalla finestra, escono dalla porta principale per comportamento indegno dopo essere stati individuati e indicati dal sottoscritto nell’immediatezza del voto».
«Una piccola annotazione per i vecchi e nuovi “ribelli” smemorati. Quando sono stato chiamato nell’ottobre del 2015 a risollevare le sorti di Forza Italia in provincia di Catanzaro - ricorda l'esponente forzista - dopo la cocente sconfitta alle regionali mi sono ritrovato le macerie: la sinistra al governo della Regione e della Provincia di Catanzaro, al Comune una campagna acquisti scandalosa del centrosinistra che aveva messo in minoranza il sindaco. Nel giro di tre anni, oltre a riportare Forza Italia sopra il 20% alle politiche, credo di essere riuscito, assieme a tutti i leali dirigenti del partito, a conquistare Comune e Provincia. Oggi siamo centrali a Catanzaro, in provincia di Catanzaro e in Regione, dove il nostro ruolo è rispettato e considerato. Non mi aspetto certo riconoscimenti dal “premio Oscar” dei tradimenti. Del suo “peso” ingombrante qualcun altro potrà farsene carico. Infine - conclude Tallini - l’unica prebenda di cui sono venuto a conoscenza è quella corruttiva che sta apertamente utilizzando il ripescato Merante per cercare alleati nel gruppo di Forza Italia. Anche per questo non meriteranno più, da parte nostra, alcuna attenzione mediatica».