Proseguono gli strascichi polemici in consiglio regionale dopo il pasticcio dei vitalizi. Le tensioni attraversano soprattutto i partiti della maggioranza, come dimostrato dalla presenza di Cristian Invernizzi a Reggio Calabria per “tenere a bada” il gruppo della Lega che aveva sottoscritto la legge vergogna.

Il presidente Domenico Tallini ha poi tuonato contro i big nazionali del centrodestra (leggasi Matteo Salvini) che avevano criticato l’operato del Consiglio calabrese senza approfondire quanto successo. E, non a caso, la governatrice Jole Santelli ha preferito tenersi lontano da Reggio Calabria.

 

Ma è caos totale dentro l’Udc con il consigliere Nicola Paris che avrebbe inviato una lettera ai vertici del partito e allo stesso Giuseppe Graziano per chiedere le dimissioni da capogruppo dopo quanto avvenuto. Graziano nella precedente seduta era stato colui che aveva richiamato il testo di legge incriminato seppure nei giorni successivi ha specificato di non esserne lui il relatore. Nicola Paris, invece, si era allontanato dall’Aula di palazzo Campanella al momento della votazione.

Il consigliere reggino non avrebbe poi gradito la mancanza di comunicazione fin qui avuta dentro il gruppo Udc ed avrebbe così chiesto un segnale di discontinuità. Sullo sfondo anche le dinamiche che vedrebbero l’Udc escluso dai giochi per le presidenze delle Commissioni consiliari ancora da costituire, nonostante ne sia stata creata una in più per accrescere il numero delle postazioni utili.

 

Il partito centrista, inoltre, è in piena fibrillazione anche per quel che attiene le elezioni comunali a Reggio per le quali il centrodestra non ha ancora trovato l’accordo sul nome del candidato sindaco.