Il presidente del Consiglio ammette l'errore. Ma difende anche se stesso e l'assemblea: «Attacco concentrico basato su fake news e ricostruzioni fantasiose». Tirati in ballo anche i leader nazionali del centrodestra
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Si riesce a stento a credere, ma è successo davvero. Nel giorno in cui il consiglio regionale si trova costretto a riunirsi in via straordinaria per cancellare la modifica alla legge sui vitalizi dopo lo scandalo provocato a livello nazionale, il presidente Mimmo Tallini difende a spada tratta l’assemblea e si scaglia contro «il cartello degli sciacalli» che ha rovesciato su Palazzo Campanella odio volto a realizzare complotti non meglio precisati.
Prima il presidente è costretto ad assumersi le responsabilità annunciando una proposta di legge abrogativa della norma precedente che concedeva il vitalizio anche ai consiglieri decaduti o con elezione annullata.
«Mi sono assunto la responsabilità di convocare questo Consiglio straordinario per abrogare la legge 5/2020 che modifica alle legge 13 del 2019. Incongruenze sia per quanto riguarda il mancato allineamento alle intese Conferenza Stato Regione che per l’impatto finanziario per l’ente che si verificherebbe con l’allargamento della platea dei beneficiari. Verificata la volontà unanime dei partiti di procedere all’abrogazione di una legge per profili non emersi anche a causa dell’inserimento di pratiche non all’ordine del giorno, per il ristretto spazio per il dibattito e anche per una mancata relazione che a posteriori questa presidenza si sente di censurare».
«Si tratta di un atto di responsabile umiltà – dice Tallini – capace di ammettere errore di analisi e valutazione. Non cancelliamo un peccato originale, ma prendiamo atto della responsabilità che abbiamo come assemblea legislativa. Una responsabilità che non ci concede di sbagliare neanche in buona fede».
Ammesso l’errore, Tallini lancia poi la sua furia cieca contro «l’attacco concentrico basato su fake news, falsità, bugie inaccettabili e fantasiose ricostruzioni. La più colossale è quella che parlato del ripristino dei vitalizi in realtà i vecchi vitalizi sono stati aboliti fin dal 2011 con un risparmio da un milione e 900mila euro all’anno. La norma che abroghiamo non incide sulla normativa vigente se non per profili marginali».
«Ci siamo trovati davanti a un singolare cartello utilizzato in perfetta malafede per infangare e demonizzare il consiglio regionale; un triste cartello di sciacalli, paladini dell’antipolitica, sostenitori della prima repubblica e giornalisti che si cimentano in fantasiosi racconti e manine che scompaiano e anche candidati alla presidenza. Una singolare coincidenza di interessi accomunati da sentimenti di rivalsa e dall’odio con obiettivi non proprio nobili. Eppure questo Consiglio, insediato nei giorni dell’epidemia ha agito con responsabilità e fornito aiuti alle famiglie e ai calabresi. Anche leader nazionali della mia parte politica – dice ancora Tallini – non hanno approfondito quanto accaduto prima di lanciarsi in attacchi populisti. Occorre un’operazione verità: Nessun ripristino dei vitalizi, ma questo Consiglio ha operato una riduzione di 3 milioni di euro nel bilancio di funzionamento di oltre 360mila euro ai costi dei gruppi».