L’ex candidato governatore punta il dito anche contro Salvini, definito il capo occulto della giunta regionale: «La norma va revocata non perché ora lo ordina lui, ma perché lo richiede una valanga di cittadini»
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«In relazione alla Legge Regionale che consentirebbe di attribuire il vitalizio a consiglieri regionali rimasti in carica anche per un solo giorno, il signor Salvini, vero capo occulto della giunta della Regione Calabria, dopo aver saputo della rapidissima approvazione avvenuta in soli 117 secondi, peraltro all’unanimità e senza alcuna discussione, nell’ultimo Consiglio regionale, ne ha ordinato la revoca e, in ottemperanza all'ordine del "Capo", è stato convocato, per il 3 giugno, una riunione del Consiglio per abrogarla». Così in una nota l'ex candidato governatore Carlo Tansi, che ha avviato una petizione per chiedere l’annullamento della suddetta legge.
«La scandalosa norma – continua -, deve essere cassata non perché lo ordina Salvini, ma perché lo hanno richiesto la valanga dei 20.000 Calabresi che, in poco più di un giorno, hanno sottoscritto la petizione. Callipo ed i partiti del Centrosinistra, anziché limitarsi ad accettare le "patetiche scuse" dei suoi Consiglieri, farebbero bene a chiederne le dimissioni, subito dopo la revoca della norma».
«Consiglieri che guadagnano 12 mila euro al mese e che approvano leggi senza nemmeno leggerle – conclude Tansi -, o sono ignoranti ed inaffidabili, oppure sono in malafede e con le loro scuse prendono per i fondelli i calabresi».
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