Dopo il nostro articolo sull’ex assessore provinciale di Cosenza, il primo cittadino Greco invita il procuratore Gratteri a «scoperchiare pentole» sui fatti
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«Il gruppo politico e consiliare di minoranza Cariati Unita ed i suoi rappresentanti più alti in grado hanno il dovere morale di andare subito a denunciare nelle sedi ed alle autorità competenti tutti i nomi di loro conoscenza, degli eventuali committenti ai quali, così come è stato dichiarato nei giorni scorsi sui media, sarebbero attribuibili i gravissimi fatti e le circostanze oggetto dell’inchiesta giornalistica, dal titolo “Leonardo Trento, il politico che in Germania lavorava con l’associazione dell’inchiesta Stige”, a firma del Direttore de LaCnews24.it Pasquale Motta».
È quanto chiede pubblicamente il sindaco di Cariati Filomena Greco che precisa di «non condividere, senza entrare nel merito dell’articolo in questione, alcuna conclusione o valutazione su chiunque e di qualsiasi natura che non sia supportata da prove e confermate nelle opportune sedi giudiziarie, auspicando quindi che tutti gli interessati possano chiarire ogni posizione emersa».
Allo stesso tempo il primo cittadino definisce «le allusioni, le congetture e l’arrogante e violento tentativo di confusione e disinformazione messo in piedi da Cariati Unita, all’indomani di quell’inchiesta di quella testata giornalistica regionale, ancor più gravi degli stessi rocamboleschi retroscena, collegati a quella pesantissima indagine di ‘ndrangheta e che vedono protagonista Leonardo Trento, ex leader socialista cariatese, già consigliere comunale ed assessore provinciale e deus ex machina delle ultime due giunte municipali a guida socialista nelle quali è stato documentatamente creato l’enorme buco finanziario che ha ereditato il Comune di Cariati con grave ipoteca sulla crescita economica e sociale del paese».
«Riteniamo – prosegue – che quanto emerso in quella inchiesta giornalistica, rispetto alla quale, per quanto di nostra conoscenza, a distanza di oltre 10 giorni non è comunque seguita alcuna smentita o precisazione di qualsiasi natura ed ancor di più alla luce delle allusioni omissive di Cariati Unita, vi siano ingredienti sufficienti perché sull’intera vicenda, a garanzia della presunzione di innocenza di tutti e dell’immagine di Cariati e dei cariatesi, venga fatta presto massima luce da parte delle autorità competenti. Di quanto trapelato e dei suoi intrecci poco chiari con l’inchiesta Stige potrebbe sicuramente occuparsi, tra i suoi tanti e notori impegni su questioni di rilevante importanza, il presidente della commissione antimafia Nicola Morra. Per quel che ci riguarda – conclude Filomena Greco – augurandoci che l’opinione pubblica cittadina e territoriale possa essere chiamata a confrontarsi, senza peli sulla lingua, su questi ed altri fatti che minano alla radice il senso stesso della fiducia popolare nei propri rappresentanti istituzionali a qualsiasi livello, facciamo appello al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri affinché possa destinare la massima attenzione possibile a questo territorio, scoperchiando pentole che probabilmente ancora non sono state toccate dalle indagini della magistratura degli ultimi anni», conclude la Greco.