Il capogruppo dem alla Regione chiede lumi al governatore ff: dalla somministrazione di Astrazeneca alle presunte dosi non registrate
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«È vero che la Calabria è l'unica regione d'Italia a imporre Astrazeneca per tutti, prescindendo da categorie anagrafiche e patologie? È vero che, in Calabria, risultano essere state somministrate ma non registrate quasi 38 mila dosi di vaccini?». Sono le due domande che rivolge al presidente ff della Regione Nino Spirlì il capogruppo Pd alla Regione Mimmo Bevacqua.
«In primo luogo - prosegue - sulle dosi fantasma, si era espresso lo stesso presidente f.f. già il 21 aprile scorso, affermando che fossero 23 mila. Oggi, gli organi di stampa ribadiscono che sono arrivate a 38 mila. Che cosa è stato fatto dalla Regione per ovviare al problema e, soprattutto, per individuare le responsabilità? In secondo luogo, sul vaccino Astrazeneca, c'è la nota del Ministero della Salute del 7 aprile che raccomanda un uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni. Perché il protocollo della Regione Calabria dispone in maniera difforme?. Credo si tratti di domande legittime, utili a dissipare molti dubbi. Anche perché molti calabresi arrivano prenotati nei centri vaccinali e vengono rimandati a casa dai medici che, in piena coscienza, si attengono alla circolare ministeriale. Chiediamo al presidente Spirlì un minimo di chiarezza. Ché di caos ce n'è già abbastanza».