Il diritto all’istruzione è uno dei temi centrali della piattaforma programmatica di Elly Schlein. La neo segretaria nazionale del Pd lo ha ribadito anche domenica scorsa nell’intervista che ha rilasciato a “Che tempo che fa”.

Nell’occasione per spiegare meglio la sua idea, la Schlein ha fatto riferimento proprio alla Calabria. «Ho incontrato davanti all’università di Cosenza - ha detto a Fabio Fazio - degli studenti e delle studentesse che mi hanno raccontato che non hanno accesso alle borse di studio pur avendone diritto. Non dovrebbero più esistere gli idonei non beneficiari di una borsa di studio».

Eppure non è stato sempre così, anzi il contrario. Nel 2018 l’ateneo di Arcavacata riuscì ad ottenere il risultato storico di finanziare al 100% le borse di studio. Un traguardo raggiunto grazie ad una scelta politica dell’allora presidente della giunta regionale, Mario Oliverio. Il Governatore allora decise un investimento regionale senza precedenti a favore degli atenei calabresi: più di 18,6 milioni di euro tra fondi Pac e Por furono destinati infatti al diritto allo studio (borse di studio, servizio alloggio e mensa) dall'anno accademico 2015-16. In questo quadro di miglioramento del sistema universitario si inserirono inoltre i voucher per la partecipazione a Master di primo e secondo livello, i fondi destinati al mondo della ricerca, gli stanziamenti per rinnovare le aule e l'offerta didattica più in generale. Una scelta questa poi confermata anche nel 2019 con la delibera di giunta 316 con la quale si approvava proprio un piano triennale per l’attuazione del diritto allo studio. Fino al 2021 quindi la Regione contribuiva a sostenere economicamente le borse di studio producendo anche un positivo effetto moltiplicatore grazie al quale è cresciuto di molto il finanziamento statale che è più che raddoppiato nei tre anni. In pochi anni, quindi, è stato raggiunto un record assoluto a tutto vantaggio delle famiglie e degli studenti privi di mezzi e meritevoli. Una scelta politica in linea con quelle che sono le linee programmatiche attuali della Schlein e che era motivata anche da un dato inaccettabile. In Calabria la percentuale di idonei non beneficiari, era arrivata a raggiungere quote del 50% il che significava la persistente inosservanza dei principi costituzionali.  

Dal 2021 in poi il tema è stato un po’ trascurato anche per le vicende relative alla pandemia e poi la sfortunata esperienza dell’amministrazione Santelli. Di certo non ci risulta che l’attuale amministrazione abbia deciso di tornare a investire in questo fondamentale settore. Da qui la denuncia della Schlein che mette in evidenza il passo indietro che purtroppo dobbiamo registrare anche su questo versante per la Calabria.