VIDEO | La sospensione della democrazia è uno dei rilievi mossi nei confronti di Gino Crisci. I dettagli dell'iniziativa assunto dal Consiglio degli Studenti illustrati in conferenza stampa
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Nel lungo documento approvato dal Consiglio degli Studenti, si parla di sensibile riduzione del numero degli iscritti negli ultimi cinque anni e dei servizi mancanti nel Campus, sempre più in preda a fenomeni di vandalismo, randagismo e abusivismo. Ma il punto cruciale della mozione di sfiducia deliberata all’Università della Calabria nei confronti del rettore Gino Crisci è la sospensione della democrazia. Le elezioni studentesche che avrebbero dovuto tenersi nel 2018 non sono state ancora convocate ed affiora l’ipotesi che possano slittare fino al prossimo autunno. Di conseguenza nei consigli dei dipartimenti e dei corsi di laurea figurano ancora in carica elementi che hanno ormai esaurito il loro mandato e che a luglio, in caso di mancato rinnovo, saranno chiamati alle urne per votare il nuovo Rettore, alterando così il corpo elettorale.
Rinnovo degli organismi nel mese di maggio
Il consiglio degli studenti, secondo quanto deliberato, spinge invece per eleggere adesso i nuovi rappresentanti nei diversi organismi dell’ateneo, in modo tale che il prossimo Rettore sia espressione della volontà degli iscritti dell’anno accademico in corso e non di quello del 2015. I dettagli della mozione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente del consiglio degli studenti Domenico Tulino, il vicepresidente Vincenzo Fallico, il membro del senato accademico Nicola Caruso, tutti espressione di Rinnovamento è Futuro, e Danilo Guaragna, rappresentante di Athena. Al termine Salvatore Bruno ha intervistato proprio Domenico Tulino