Nuovo incontro, questa volta in gelateria, per il governatore e la candidata a sindaco che corre contro il primo cittadino uscente Flavio Stasi. Tanta gente e post sui social per sostenere l’esponente di Forza Italia
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Non sono semplici amministrative le elezioni che si terranno a giugno per il rinnovo del consiglio comunale di Corigliano Rossano. La posta politica in gioco va ben oltre la gestione della terza città della Calabria e arriva fino a Germaneto.
Si spiega così l’attivismo di Roberto Occhiuto che in passato ha sempre detto di non voler interferire nelle scelte dei territori, ma che oggi non perde occasione per andare sullo Jonio. D’altronde non è un mistero che sia stato lui a convincere Pasqualina Straface a candidarsi a sindaco in nome di tutta la coalizione. Così quando il presidente, lo scorso 15 marzo, è andato al porto a visitare la marineria di Schiavonea, seconda nel Sud dopo quella di Mazara del Vallo, gli è scappata una battuta per certi versi molto significativa «Pasqualina è l’ancora di salvezza», ha detto mostrando appunto l’ancora di un peschereccio. Un lapsus forse freudiano per dire che la vittoria della città da parte del centrodestra è strategica e solo una come la Straface può ottenerla.
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Per darle maggiore forza, dicevamo, Occhiuto anche ieri è tornato a Corigliano Rossano. «Ero solo venuto a prendere un gelato, non pensavo che Pasqualina mi facesse trovare tutta questa gente», dice in uno dei suoi video social con un bel cono in mano. Il presidente sceglie nocciola e pistacchio, dietro consiglio del titolare di un noto bar di Rossano che sottolinea come la materia prima provenga da Civita, quindi rigorosamente calabrese. Dietro di lui la gelateria invasa da attivisti e curiosi, di fianco una raggiante Pasqualina Straface.
Anche dall’altra parte del campo capiscono l’importanza della posta in palio e intorno al candidato Flavio Stasi si sta coagulando gran parte del centrosinistra, a partire dal Pd che in nome della realpolitik ha dovuto superare le incomprensioni che si erano registrate fra il partito e Stasi durante l’elezione del presidente della Provincia di Cosenza più di due anni fa. Adesso sono tutti con Stasi pensando ad una possibile proiezione futura.
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Entrambi però hanno un problema da superare che è il nuovo ospedale della Sibaritide. Il 19 settembre scorso, eravamo in piena campagna elettorale per le Politiche, Occhiuto era sul cantiere e annunciava che la struttura sarebbe stata completata per fine anno. «Per tutti coloro che dicono che in Calabria non cambierà mai niente… Guardate questo video - diceva il presidente/commissario - Tra qualche mese la struttura dell’ospedale della Sibaritide sarà completata. Io non mollo». Proprio recentemente è stata approvata una perizia di variante (e trovate le relative coperture finanziarie) per rimodulare gli spazi del nosocomio non solo alla luce della normativa Covid, ma anche di alcune prescrizioni imposte dall’Unione Europea. Il problema è che bisogna accelerare prima che anche il manufatto già realizzato si deteriori con il tempo. Un problema che Occhiuto ha certamente ereditato visto che il finanziamento dell’ospedale risale addirittura al 2004, ma che adesso pesa particolarmente su di lui visto il suo doppio ruolo di commissario e presidente della giunta regionale. Quanto peserà la vicenda sulla scelta finale degli elettori?
Ma non c’è solo il nuovo ospedale a rendere interessante la sfida. Sullo sfondo c’è anche l’investimento da ben 60 milioni di euro che la multinazionale Baker Hughes vuole fare al porto di Corigliano. Una mossa che non trova la piena approvazione del sindaco Stasi che ha un'idea diametralmente opposta di sviluppo del territorio. Un investimento invece al quale Occhiuto tiene molto. Infine ci sono i finanziamenti per la Ss 106 e quelli relativi all’ammodernamento della rete ferroviaria.
Allora in queste elezioni si sommano due fattori: da un lato il ruolo strategico che ha Corigliano Rossano, dall’altro il ruolo politico che potrebbe giocare in futuro Flavio Stasi se si dovesse confermare sindaco della terza città della Calabria.