È Ubaldo Comite il difensore Civico della Regione Calabria. L’elezione è avvenuta a Palazzo Campanella nel corso del Consiglio regionale che l’ha eletto con 22 voti al termine di una votazione a cui hanno partecipato 29 consiglieri regionali.

Ma il Consiglio regionale si è occupato, approvandola a maggioranza, anche di una nuova legge omnibus, a firma del consigliere regionale Antonio Montuoro, che prevede, tra i suoi 12 articoli, tutta una serie di disposizioni in esecuzione degli impegni assunti dal Presidente della Giunta regionale, in sede di contraddittorio con i competenti ministeri, in attuazione del principio di leale collaborazione, per come ritenute occorrenti ad evitare l'impugnativa delle leggi stesse dinanzi alla Corte Costituzionale.

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L’articolo 8 di questo provvedimento consente di individuare un numero massimo di tre unità di personale, rispondenti ai profili professionali appartenenti all'area della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, da acquisire in assegnazione temporanea dagli enti del servizio sanitario, per esigenze connesse alla direzione di specifici settori – come i Pronto soccorso - o all'attuazione di specifici obiettivi ed attività. L’individuazione dei tre profili, che serve a superare il riferimento agli specializzandi nell'originaria formulazione della legge, è rimessa al commissario ad acta e le figure individuate, verranno equiparate dal punto di vista della retribuzione ai dirigenti regionali, quindi con una spesa prevista per l’Ente di 49 mila euro per ciascuno dei tre dirigenti medici che saranno quindi a disposizione delle strutture del Commissario e di Azienda zero.

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Raffaele Mammoliti ha contestato il fatto che la proposta di legge non è passata da tutte le Commissioni competenti e chiede di stralciare l’articolo 8 visto che le organizzazioni sindacali hanno chiesto ed ottenuto un incontro proprio con Occhiuto, e non avrebbe senso questo confronto a legge approvata. Anche Amalia Bruni non si dice convinta per il metodo utilizzato, mentre Ferdinando Laghi ha contestato la disomogeneità e la mancanza di urgenza per il provvedimento omnibus. Mimmo Bevacqua, parla invece di approssimazione legislativa che provoca questo continuo ritorno dei provvedimenti in aula: «Azienda zero è stata modificata 5 volte in un anno». Ma poi pone l’accento anche sull’articolo che, in tema di fusione dei comuni, tende ad «eliminare le delibere di adesione ai referendum consultivi da parte dei consigli comunali». Mancuso obietta che si tratta di emendamenti che i consiglieri saranno ritirati, per un futuro confronto.

Ok al Piano di Protezione civile

Apprezzamento per l’approvazione della nuova Disciplina del Sistema di Protezione Civile della Regione Calabria è stata espressa dal presidente Roberto Occhiuto, che l’ha definita una bella pagina del Consiglio. «Andiamo a riformare una legge degli anni 90 – ha detto il capo della giunta - e una regione come la Calabria non può essere, in ordine al rischio sismico e agli eventi avversi e a tutti quegli eventi di cui si occupa la Protezione civile, a un testo risalente agli anni ’90».

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, trovando accoglimento anche tra le opposizioni.

Il Disegno di legge disciplina le attività delle componenti e delle strutture operative del Sistema di Protezione Civile regionale ed ha, quali potenziali fruitori - anche di contributi - i Comuni, in caso di dichiarazione dello stato di mobilitazione o di emergenza regionale, e le Organizzazioni di Volontariato iscritte all'Albo regionale di Protezione Civile.

Un progetto imponente che comporta oneri a carico del bilancio regionale che sono quantificati complessivamente in 8.552.162,58 euro suddivisi in ragione di 4.276.081,29 euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024. Con riferimento al corrente esercizio 2022, la proposta di legge non genera oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.

Con la legge nasceranno gli ambiti ottimali di Protezione civile da intendersi quali «livelli ottimali di organizzazione delle strutture di protezione civile a livello territoriale di ambito al fine di garantire l'effettività delle funzioni del Sistema». L'ambito rappresenta il livello intermedio tra la Regione ed i Comuni, fatta eccezione per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, e consente una migliore definizione delle esigenze del territorio di riferimento.