Il capogruppo cinquestelle in Consiglio regionale sollecita in un’interrogazione la piena attuazione della legge del 2015, con l’avvio di un bando pubblico. «Negli ultimi dieci anni solo proroghe in regime di emergenza a favore delle solite aziende»
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«La Regione assuma ogni utile iniziativa per assicurare ai calabresi il diritto alla mobilità oggi mortificato da un forte gap infrastrutturale, procedendo ad una revisione del programma pluriennale del trasporto pubblico locale 2019/2021 dando piena attuazione alla legge regionale n. 35/2015». È quanto chiede in un’interrogazione il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Davide Tavernise.
«Servono un rapido avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e specifici provvedimenti atti ad aiutare i lavoratori licenziati della Simet»
«Il trasporto pubblico locale in Calabria - continua - assume particolare valore per la cronica carenza dei servizi di mobilità a favore dei cittadini, specie nelle aree interne più disagiate e nella fascia ionica – continua Tavernise. Tuttavia se la normativa europea dispone che la Regione debba mettere a gara europea, quindi con procedura ad evidenza pubblica, i servizi del trasporto pubblico locale questo ad oggi non è successo. E quello che è difficile, se non impossibile, è che tale gara sia organizzata nei pochi giorni rimanenti dalla scadenza dell’ultima proroga, il 31 marzo 2023».
«In Calabria, infatti, il servizio di trasporto pubblico locale va avanti a colpi di proroghe – rimarca Tavernise - . I contratti di servizio del trasporto pubblico locale su gomma sono stati affidati a sei consorzi che raggruppano ventisei aziende, con affidamenti diretti di emergenza che partono dal 2012. È poi intervenuto un primo atto di proroga risalente al 2015 cui hanno fatto seguito altre proroghe: l’ultima con il decreto n.14147 che ha prorogato i contratti in essere fino al 31 marzo 2023».
«Questo non solo pregiudica l’efficienza del trasporto pubblico locale calabrese, chiamato a migliorarsi - spiega Tavernise - ma anche quelle aziende di trasporto come la Simet che oggi potrebbero trovare nel servizio regionale motivo di rilancio da un crisi d’azienda che l’ha condotta al licenziamento di 40 dipendenti e con la prospettiva di licenziarne altri 50. E proprio durante un tavolo in prefettura, organizzato sulla vertenza Simet i presenti al tavolo, tra questi l’assessore regionale ai trasporti, hanno formulato proposte finalizzate ad un approfondimento di ogni possibile soluzione offerta dalla normativa vigente per la ricollocazione dei dipendenti, anche eventualmente utilizzando - conclude - le opportunità derivanti da un nuovo programma pluriennale del trasporto pubblico locale e dall’indizione di una gara pubblica per l’affidamento dei servizi».