VIDEO | Salvini e Meloni si candidano a guidare il governo dopo Draghi. Forza Italia rimane all'angolo ma con il ministro Carfagna esprime tutte le proprie obiezioni. E adesso possono vacillare anche gli accordi per le elezioni regionali (ASCOLTA L'AUDIO)
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È partita ufficialmente nel centrodestra la conta per arrivare a stabilire chi avrà la futura leadership e guiderà il prossimo governo nazionale. La coalizione è convinta di arrivare facilmente alla maggioranza considerando che Fdi e Lega supererebbero da soli il 40%. Non a caso Matteo Salvini e Giorgia Meloni stanno duellando su tutto ogni giorno.
L'ambizione di Giorgia Meloni
E il leader leghista sente il fiato sul collo di Fdi che sta vedendo grandi risultati in termini di consenso rispetto alla decisione di mettersi, unico dei grandi partiti, all’opposizione del governo del premier Mario Draghi. E nelle ultime settimane Giorgia Meloni non ha più nascosto l’ambizione di potere guidare il prossimo esecutivo nazionale, soprattutto se Fdi dovesse davvero diventare il primo partito della coalizione.
Anche per questo Matteo Salvini spinge con decisione per fare andare l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi al Quirinale in sostituzione di Sergio Mattarella che, ormai a fine mandato, ha escluso di poter accettare un nuovo incarico. Un strategia, quella del Capitano, che punterebbe a porre fine anzitempo ad un governo che vede la Lega soffrire nel rispettare la linea comune ed evitare che si possa verificare il sorpasso nei consensi da parte di Fdi.
Forza Italia e il ruolo di Berlusconi
In posizione marginale osserva lo scontro Forza Italia al momento priva anche della guida di Silvio Berlusconi costretto a una lunga degenza dai postumi del Covid e ancora assai debole. All’interno del partito si è avviata, seppure ufficiosamente, la strada della successione e il ministro del Sud Mara Carfagna studia da futuro leader del partito e non solo. Nella sua ultima intervista al Tempo Carfagna ha fortemente criticato la linea di Matteo Salvini che destabilizzerebbe il governo di Mario Draghi proprio durante la difficile fase delle riaperture e ha espresso dubbi sulla reale capacità di Giorgia Meloni di poter guidare un governo nazionale.
Gli effetti in Calabria
I fermenti sono altissimi insomma e anche per questo il tavolo per le elezioni stenta a trovare soluzioni a tutti i livelli. E forse anche per questo per la Calabria si tarda ad ufficializzare la candidatura del forzista Roberto Occhiuto. Per qualcuno un segnale che tutto potrebbe essere ancora messo in discussione considerando la nuova dinamica nazionale e, specialmente, se gli accordi sulle grandi città chiamate al voto dovessero subire delle modifiche.