Il leader del movimento torna sui suoi passi dopo avere annunciato di voler abbandonare la politica a seguito della cocente sconfitta alle elezioni regionali
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«Tesoro Calabria non morirà e diventerà più forte che mai. Risorgerà dalle proprie ceneri facendo tesoro di tutti gli errori commessi per ingenuità e inesperienza politica, e riappropriandosi con forza dell'indole puramente civica con cui era nata. Indole che avevamo smarrito, facendo crollare la fiducia che gran parte dei nostri conterranei avevano riposto in noi».
Carlo Tansi, leader del movimento Tesoro Calabria, ha deciso di fare un passo indietro e ritornare a fare politica dopo la cocente sconfitta alle scorse elezioni regionali in cui correva a sostegno di Amalia Bruni.
«Questa è una fase cruciale per il nostro movimento – spiega Tansi - in cui tutti i sostenitori dovranno fare quadrato intorno al nostro progetto, per migliorarlo, rafforzarlo e renderlo capillare in tutto il territorio regionale aprendo sedi e comitati in ogni comune».
«Ma tutto questo sarà realizzato partendo da un presupposto fondamentale: Tesoro Calabria non sarà più Carlo Tansi, che in passato doveva farsi carico di tutte le responsabilità. Non ho la forza, il tempo e l'esperienza per fare tutto da solo, per organizzare eventi, manifestazioni, montare gazebo, per predisporre strategie, prendere decisioni, ecc.».
«Ho il mio lavoro di ricercatore al quale non posso più sottrarre tempo. Per fare questo c'è bisogno di una struttura solida e organizzata, non improvvisata come è accaduto fino ad ora. Dobbiamo strutturarci per province e, al loro interno, per aree geografiche di cui saranno nominati responsabili locali che interagiranno direttamente con i territori, ascoltando i bisogni della gente. Responsabili che saranno persone che credono profondamente nel nostro progetto».
«Confesso che dopo la cocente delusione alle ultime elezioni regionali volevo abbandonare tutto, per il mio carattere passionale. Non avevo più energie per raccogliere i cocci del sogno infranto e ricominciare. Ma poi sono stato inaspettatamente inondato da tante manifestazioni di solidarietà e stima, pubbliche e private».
«Tante persone che hanno percepito il mio stato d’animo e la profonda delusione e mi hanno chiesto accoratamente di non mollare. E così ho incominciato a rivedere la mia posizione ed ho capito che l’unico modo per rimettere in piedi la nostra idea di Calabria è quello di accettare, affrontare e ricominciare».
«E proprio in questi giorni, durante un tranquillo soggiorno nella bella Formia in cui mi trovo per motivi personali, ho maturato la giusta decisione di continuare a dedicare il mio impegno a Tesoro Calabria, a condizione però di sgravarmi dalle insopportabili responsabilità dell’”uomo solo al comando” e di consegnare Tesoro Calabria a una struttura solida e ben organizzata».
«Tesoro Calabria diventerà la casa e darà voce a tutte le calabresi e i calabresi che vogliono il reale cambiamento della nostra Terra. Lavoreremo tutti insieme con lo spirito di collaborazione che è riassunto nel nuovo logo “Tesoro Calabria, la voce ai calabresi”, che allego a questa nota. Solo così il nostro movimento potrà continuare ad essere protagonista nel processo di cambiamento della nostra Terra».
«Processo già inesorabilmente avviato a Crotone, dove il nostro sindaco Enzo Voce, tra mille difficoltà, lottando contro i poteri forti, ha avviato un deciso cambiamento di una tra le aree più critiche e depresse d’Europa, in cui la ndrangheta da decenni l’ha fatta da padrona. Cambiamento di cui solo ora, dopo un anno di intenso lavoro mandato avanti senza clamori mediatici, si iniziano a vedere i frutti. Cambiamento che potrà estendersi all’intera regione, se i calabresi vorranno. La primavera non si può fermare».