I consiglieri eletti insieme al vicesegretario Luigi Fedele e altri dirigenti firmano un documento con il quale protestano per la decisione assunta da Lorenzo Cesa senza confrontarsi con la base e chiedono un passo indietro
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La nomina di Francesco Talarico assessore al Bilancio della giunta guidata da Jole Santelli spacca l’Udc. Seppure Talarico sia il segretario regionale, dopo l’ufficializzazione del suo ingresso nell’esecutivo i due consiglieri regionali eletti Giuseppe Graziano e Nicola Paris, insieme a parte del gruppo dirigente, minacciano di lasciare il partito.
«Apprendiamo dalla stampa la nomina di Franco Talarico alla carica di assessore regionale in quota Udc. Una scelta che non rispecchia assolutamente quelle che sono state, in queste settimane, le linee suggerite dai due consiglieri regionali e dalla dirigenza calabrese. È evidente che si tratta di una decisione calata dall’alto di fronte alla quale non si può rimanere inermi tantomeno silenti e, pertanto, in queste ore si sta valutando la possibilità di lasciare il partito - È quanto fanno sapere i consiglieri regionali eletti in quota Udc Nicola Paris e Giuseppe Graziano, ed i vertici regionali del partito, Luigi Fedele vice segretario regionale e coordinatore della lista Circoscrizione Sud, Ottavio Gaetano Bruni presidente regionale; Marco Martino, coordinatore nazionale Udc Giovani e coordinatore provinciale di Vibo Valentia; Flavio Cedolia, coordinatore lista Circoscrizione Nord; Nino Fiorillo, commissario provinciale dell'Udc di Cosenza. «Fermo restando - aggiungono - il rispetto del mandato elettorale a sostegno della coalizione di Centro destra al presidente Santelli. La nostra proposta è questa: nessun assessorato all’Udc con l’opzione per la Presidenza del Consiglio regionale».
Secondo i firmatari del documento la nomina di Francesco Talarico è da interpretarsi come «un atto di tracotanza politica che non trova alcuna condivisione con la base dell’Udc tantomeno con i rappresentanti istituzionali eletti. Ci attendiamo, a riguardo, dei chiarimenti da parte del segretario nazionale Lorenzo Cesa sul perché si è voluto a tutti i costi procedere verso la nomina di un assessore senza prima il necessario confronto con il partito e senza aver fatto sintesi delle diverse istanze e proposte che in queste settimane sono arrivate alla segreteria nazionale».