Il sindaco chiede che sia «superata la classificazione di area urbana di dimensione inferiore alla luce dei numeri odierni» e la «realizzazione di alcuni interventi affidata direttamente al Comune»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
La partita sulle strategie urbane – qualora l’arte diplomatica ottenga il suo scopo – potrebbe veder schierato in campo un altro player. Nei giorni scorsi il sindaco di Corigliano Rossano aveva contestato le linee di indirizzo per le strategie urbane di sviluppo sostenibili per Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza-Rende, adottate dalla giunta regionale nell’ambito della Programmazione europea 2021-2027.
Il paradosso | Cornuti e mazziati su 80 milioni di fondi Ue: Corigliano Rossano tagliata fuori dalla Regione per i ritardi della Regione stessa
Oggi Flavio Stasi è tornato sull’argomento, inviando direttamente una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
Nella missiva il primo cittadino jonico ha chiesto che venga superata, per Corigliano Rossano, la classificazione di area urbana di “dimensione inferiore” alla luce dei numeri, non più attuali rispetto al 2014. Nella precedente programmazione, infatti, i tre capoluoghi erano stati distinti come “poli principali”, rinviando ad un momento successivo l’avvio delle strategie delle aree urbane di Corigliano Rossano, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia e Gioia Tauro-Rosarno-San Ferdinando.
Stasi, quindi, ha sottolineato come l’elaborazione del 2014 non appaia più adeguata, giacché non tiene conto «dell’evoluzione sul piano amministrativo che, nel frattempo, si è realizzato: la nascita del Comune di Corigliano Rossano. Che pone la città come terza della Calabria per numero di abitanti e la prima per estensione territoriale (29a in Italia)».
Nella lunga, precisa e dettagliata missiva il primo cittadino ha ricostruito il decennale iter amministrativo, sottolineando come, a seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 350 del 11 agosto 2021 (prot. 0081586), con la quale sono stati approvati gli interventi proposti dal Comune di Corigliano Rossano e il relativo schema di Accordo di Programma Quadro, poi sottoscritto il successivo 7 settembre 2021, «gli uffici regionali avevano il compito di predisporre e stipulare con il Comune le convezioni relative alle singole operazioni infrastrutturali, necessariamente in tempi brevi. Tuttavia – si legge nella lettera – nessun procedimento in questo senso è stato avviato».
La polemica | Agenda urbana e la delibera che taglia fuori Corigliano Rossano: «Approccio centralista con figli e figliastri»
Solo dopo «numerosi solleciti» dell’ente comunale e di un incontro in Cittadella è stato possibile stipulare «le prime due convenzioni, il 22 luglio 2022 (il recupero di Palazzo Rapani-Amarelli per 998.161 euro; il recupero di Palazzo Bianchi, 1.200.000 euro), mentre si è dovuto attendere l’8 giugno 2023 per la stipula delle convenzioni più rilevanti (la rete di pubblica illuminazione in area Rossano 1.000.000 euro; l’efficientamento energetico di Palazzo Garopoli, 2.826.000 euro; l’efficientamento energetico di Palazzo Ex Ghiacciaia, 664.000 euro; l’efficientamento energetico e abbattimento barriere architettoniche di Palazzo San Bernardino, 1.610.000 euro)».
Se Corigliano Rossano, come le altre aree urbane “inferiori”, è stata tagliata fuori dalla giunta regionale perché «hanno fatto sin qui registrare avanzamenti poco significativi», il sindaco ne ha chiesto il reintegro, alla luce del fatto che i “tempi lunghi” non siano da attribuire all'Ente comunale.
«Infine, ma non per importanza, la presente – scrive ancora il sindaco nella sua lettera al presidente – rappresenta anche una occasione per ribadire che, relativamente alle misure sugli incentivi per le imprese nei centri storici della città (per un investimento complessivo pari 4 milioni di euro), a totale titolarità regionale, i bandi non sono ancora stati pubblicati da parte dei competenti Dipartimenti regionali. A questo proposito, proprio nell’ottica di accelerare l’attuazione, in un quadro di collaborazione interistituzionale, abbiamo proposto che la realizzazione di questi interventi fosse affidata direttamente al Comune».
In conclusione, Stasi ha auspicato un confronto istituzionale sul tema funzionale a migliorare e concretizzare l’attuazione della Strategia Urbana 14/20 ed accelerare la pianificazione della Strategia Urbana 21/27, dichiarandosi immediatamente disponibile.