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Nella sala degli specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, il giornalista e scrittore Davide Giacalone presenta la sua ultima fatica letteraria: Viva l'Europa viva, edita da Rubbettino, decisamente in controtendenza rispetto ai venti anti comunitari che spirano da qualche tempo sul vecchio continente.
A calamitare l'attenzione è però soprattutto la presenza di Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, candidato a raccogliere l'eredità di Berlusconi ed a recuperare i consensi perduti da Forza Italia e confluiti nel partito degli astensionisti. «Speriamo di andare a votare con una nuova legge elettorale che dia stabilità al prossimo governo – dice Parisi – Questo è il vero problema. Renzi ci ha lasciato in eredità gravi problemi economici. Tocca a Gentiloni ripararli. Poi andremo alle elezioni e sarà necessario un mandato popolare solido».
L'ambizione di Energie per l'Italia è recuperare tutti i moderati sotto un unico tetto. «Sì, anche se non li chiamerei più moderati. La gente è molto arrabbiata. Anche coloro che votavano per il centrodestra. Bisogna far politiche radicali, dicendo agli italiani la verità. E abbiamo bisogno di ridare qualità alla politica. Questo stiamo facendo, raccogliendo l'interesse dell'opinione pubblica».
Notevole l'emorragia di voti per Forza Italia negli ultimi anni. Come si recuperano? «Costruendo una forza politica nuova, che ritrovi le ragioni del rapporto con i cittadini. Composta da persone oneste, capaci e con esperienza. Persone che si rimbocchino le maniche per fare gli interessi degli italiani. Dobbiamo ricostruire la fiducia con i cittadini. E' un lavoro importante perché il Paese va salvato, bloccando il declino in cui sta precipitando».
Assente il sindaco Mario Occhiuto, è stato Francesco Spadafora a porgere l'intervento di saluto dell'amministrazione comunale. Davide Giacalone ha spiegato perché bisogna avere fiducia nell'Europa «contenitore dei valori di libertà, di sicurezza e di ricchezza – ha sottolineato – Lo scudo che oggi rappresenta la Banca Centrale Europea per la sicurezza del nostro debito pubblico, che è il principale problema finanziario dell'italia, è essenziale. Questo libro va un po' controvento e contro questa mania un po' retorica di dire che la colpa di tutte le disgrazie è dell'Europa».
Salvatore Bruno