Una “firma” a volte può iniziare a salvare vite. Come nel caso di una convenzione da sottoscrivere utile a dare il via all’iter procedurale che sfocerà con bando di gara per la realizzazione della nuova tratta di statale 106 tra Sibari e Rossano a quattro corsie.
A distanza di cinque mesi dalla chiusura della conferenza dei servizi che ha fornito il via libera al progetto, si attende ancora la sottoscrizione dell’intesa tra Regione e Anas. Una procedura durata appena pochi giorni per la Catanzaro-Crotone.
Questi cinque mesi di attesa, negli amministratori locali come il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, stanno instillando il dubbio che si tratti di «dispettucci» di carattere politico.
Per capire cosa sta accadendo ed i motivi del clamoroso ritardo, Stasi insieme al suo collega di Cassano all’Ionio, Gianni Papasso, hanno chiesto un incontro all’ente stradale.
Sempre a proposito della convenzione, il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle del territorio, Davide Tavernise – da sempre sul pezzo – ha presentato una interrogazione al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

«Ventotto morti sulla statale 106 dall’inizio dell’anno, intollerabile»

«La strada statale 106 Jonica, da anni tristemente nota come la “Strada della Morte” per l’alto tasso di incidenti mortali – spiega Tavernise –rappresenta un’urgenza non più rinviabile. Dopo il completamento della conferenza di servizi decisoria nel giugno 2024, ci aspettavamo la firma dell’intesa Istituzionale in tempi brevi, come accaduto per altre tratte. Purtroppo, sono passati ormai cinque mesi senza alcun progresso tangibile».
«La Calabria – ricorda ancora il portavoce pentastellato – è l’unica regione rimasta indietro nei lavori di ammodernamento della S.S. 106. Mentre Puglia e Basilicata hanno già ultimato i rispettivi tratti a quattro corsie, il nostro territorio attende ancora interventi che possano garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e ridurre drasticamente il numero di vittime. Nel 2024 si contano già 28 morti su questa arteria, tutto questo è intollerabile».
Tavernise richiama l’attenzione anche sul potenziale impatto economico e sociale del completamento dell’infrastruttura. «Una viabilità moderna e sicura lungo la Sibaritide è essenziale per attrarre investimenti e promuovere la crescita di un’area da sempre penalizzata da una viabilità inadeguata. L’infrastruttura può costituire una leva decisiva per lo sviluppo economico del territorio, a beneficio di tutta la Calabria».

Anche Tavernise ricorda che «per il tratto tra Crotone e Catanzaro, l’Intesa Istituzionale è stata firmata dopo appena due settimane dalla conferenza dei servizi decisoria, permettendo l’avvio dei lavori senza ritardi. Qui, invece, nonostante il consenso unanime di tutti gli enti coinvolti, la sottoscrizione dell’accordo tra Regione e Anas sembra bloccata. Questo non solo dimostra una preoccupante inefficienza, ma mette anche a rischio l’intera operazione di ammodernamento».
Il consigliere regionale conclude rinnovando l’appello al presidente Occhiuto. «Non c’è più tempo da perdere. La Regione Calabria intervenga immediatamente per sbloccare questa situazione, con responsabilità e concretezza. I cittadini calabresi non meritano ulteriori rinvii: è ora di agire».