L’esponente della Lega tuona contro chi strumentalizzerebbe i suoi post social: «Non lo consento a nessuno». Eppure ieri aveva stigmatizzato con una battuta esplicita la scelta di Occhiuto
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Lo Spirlì di ieri non è lo Spirlì di oggi. Ma non stiamo parlando di settimane, mesi o anni. Ma proprio di 24 ore, durante le quali l’ex presidente facente funzioni della Calabria sembra aver perso la voglia di scherzare, passando dallo sfottò all’indignazione.
I fatti (fattarelli, a dire il vero) sono questi: ieri, alle 16.09, Spirlì ha pubblicato sul suo profilo Facebook una battuta anche moderatamente divertente sulla nomina da parte di Roberto Occhiuto dello stilista Anton Giulio Grande alla guida della Calabria Film Commission: «Film Commission Calabria: presidente, uno stilista. Prossimo primario di chirurgia in ospedale, “nu battilamera”!». Insomma, non proprio un giudizio positivo, come dire che il noto sarto calabrese forse non è la persona più indicata, per competenze professionali molto diverse da quelle che servirebbero. Orientamento condiviso da gran parte dall’opinione pubblica.
Poi, però, Spirlì ha aggiustato il tiro, forse riflettendo sul fatto che Grande viene considerato vicino alla Lega, il suo stesso partito. E dunque, oggi, alle 14.20, ha pubblicato un nuovo post: «Non consento a nessuno di strumentalizzare quanto scrivo. Grande è uno Stilista di alto pregio e il Presidente Occhiuto sceglie chi vuole. Resta fermo il diritto di esprimere il proprio parere».
Ma domani è un altro giorno.