Non saprebbe spiegarsi cosa sia successo l'ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza in merito al debito da 14 milioni di euro relativo al servizio idrico, misteriosamente scomparso dai bilanci dell'ente dal 2009 in poi. Un colpo di bianchetto che probabilmente ha portato il comune ad evitare, in calcio d'angolo, il dissesto. Dopo la denuncia in Procura dell'attuale sindaco Paolo Mascaro che ha presentato un esposto alla Procura ora l'esponente di Sel spiega che il debito è stato accumulato nelle gestioni precedenti alla propria, di avere pagato rate per oltre tre milioni e mezzo di euro ma non di sapere come mai dal 2009 il debito si sia volatilizzato.

 

"In questi giorni sto cercando di capire cosa sia potuto accadere– ha affermato l'ex primo cittadino- ma come potete intuire non è facile, non avendo più accesso ai documenti e agli atti. Sicuramente non ci sono atti del sindaco e della giunta se non la delibera di pagamento. Figuriamoci - ha aggiunto - se gli uffici, i revisori dei conti e l'opposizione in consiglio comunale avrebbero in alcun modo consentito l'eliminazione arbitraria di alcuna somma dal bilancio comunale".

 

"Farò di tutto per ristabilire la verità dei fatti – ha concluso Speranza - appena avrò chiara la situazione farò una pubblica comunicazione al di là di insinuazioni velenose e non veritiere".

 

Tiziana Bagnato