VIDEO-INTERVISTE | Il commissario liquidatore dell’ente che gestisce le risorse idriche in Calabria ascoltato in commissione Bilancio: «Se c'è qualche sindacalista che vuole candidarsi che lo faccia, ma non accetto che si infanghi chi lavora onestamente»
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Il commissario Sorical Luigi Incarnato difende l’operato della società e anche le ultime assunzioni che, dall’inchiesta di Lacnews24 e del direttore Pasquale Motta, avevano sollevato un caso nazionale. Una lunghissima audizione in Commissione Bilancio, così come aveva promesso il presidente dell’organismo Giuseppe Aieta, per i vertici della società che gestisce le acqua in Calabria. Con Incarnato, a palazzo Campanella, si sono presentati anche l’altro commissario Baldassarre Quartararo e il responsabile dell’Area operativa Sergio De Marco. I tre hanno consegnato un dossier e l’elenco dei lavoratori assunti.
Un primo dato è sul numero dei lavoratori assunti che continua a diminuire di ora in ora. All’inizio le indiscrezioni parlavano di 55 lavoratori, che poi sarebbero diventati 30. Incarnato, adesso, parla di 25 soggetti e due che dovrebbero essere messi sotto contratto nelle prossime ore. Probabilmente una “purga” dovuta per evitare i nomi più imbarazzanti dell’elenco. Su questo si avrà qualche chiarimento in più, per come ha precisato il presidente Aieta, dopo che i commissari studieranno le carte presentate da Sorical. Incarnato che ha difeso la legittimità dell’operato Sorical che avrebbe soltanto internalizzato lavoratori specializzati dell’indotto, rispettando un accordo sindacale siglato molti anni fa, e con contratti a tempo determinato di un anno. Nessuna stabilizzazione e nessuna operazione opaca. «Solo una operazione vantaggiosa che consentirà a Sorical di risparmiare circa 34mila euro all’anno per ogni lavoratore».
Il passaggio più duro, però, Incarnato lo riserva ai sindacati. «Sorical viene chiamata a chiarire in Commissione per un polverone esagerato intorno alle assunzioni. Non comprendo l’atteggiamento di alcuni sindacati che adesso rinnegano un accordo preso a suo tempo. Può darsi che ci siano prese di posizione, magari in buona fede da parte di alcuni. Credo che ci sia stata disinformazione e i sindacati sono caduti in errore. Magari chi ha stimolato la discussione i è gente che si aspettava da questa fase la soddisfazione di qualche richiesta formulata nel corso degli anni. Siccome ci siamo trincerati dietro le regole siamo stati attaccati. E’ lecito domandarsi perché è avvenuto questo».
Non si fermerà qui l’indagine della Commissione come ha spiegato il presidente Giuseppe Aieta che pure si è detto soddisfatto dell’audizione. «La Sorical va bene dal punto di vista economico e presenta utili, anche se ha problemi finanziari derivanti dal fatto che molti Comuni sono in ritardo nei pagamenti. Abbiamo chiesto ai Commissari lumi sulle assunzioni e abbiamo compreso le ragioni per le quali sono state fatte. Non sono assunzioni a tempo indeterminato, ma a tempo determinato di lavoratori che già lavoravano nelle ditte appaltatrici dei lavoratori di Sorical, con un notevole risparmio per la società. Le risposte che abbiamo avuto oggi ci lasciano soddisfatti, abbiamo anche chiesto l’elenco nominativo dei lavoratori che adesso procederemo ad esaminare». Insomma anche la Regione prova difendere Sorical.
Ma in attesa degli esiti finali della verifica la sensazione è che molta polvere sia finita sotto il tappeto. Intanto il numero dei lavoratori diminuito con il passare del tempo lascia pensare. In secondo luogo le pesanti dichiarazioni di Incarnato lasciano intravedere una lotta di potere per arrivare ai contratti. In terzo luogo si continua a parlare di una società che produce utili economici, come se si potessero tralasciare i 150 milioni di debito accumulati dai Comuni morosi per il canone idrico. Sarebbe auspicabile che un approfondimento su un tema così delicato potesse avvenire in Consiglio regionale, alla presenza del governatore e dei suoi assessori.
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