Sacal e Sorical, due questioni enormi, corpose e stagnanti che da anni per la Regione Calabria sono insolute. Dalla società aeroportuale sulla quale pende la spada di Damocle dell’Enac che potrebbe annullare le concessioni, fino alla Socieà Idrica, in liquidazione da nove anni.

Su questi argomenti il Partito Democratico si è confrontato con i sindacati nell’incontro promosso a Lamezia Terme dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti. Le idee dei democrat sono chiare e non accettano scusanti a partire dalla questione Sacal.

«La questione approdi in consiglio»

«Non si può intervenire - ha esordito Irto - con gli spot con cui in questa settimana sta intervenendo il governo regionale, ma si deve intervenire con un percorso che deve vedere la condivisione delle parti sociali. Per quanto riguarda la Sacal, dopo il grave danno fatto dal centrodestra perdendo sostanzialmente il controllo della società oggi siamo nel limbo: non c'è chiarezza sulla governance, di fatto ancora in mano ai privati, non c'è un piano industriale e non c'è chiarezza su cosa avverrà nel sistema aeroportuale calabrese. Mentre altre Regioni già pianificano le prossime stagioni primaverile ed estiva, noi ancora siamo in attesa di capire chi deve fare che cosa. Chiediamo un dibattito in Consiglio regionale».

«Servono decisioni immediate»

Chiarezza e franchezza le richieste dei democrat che più volte nell’incontro hanno parlato di immobilismo da parte della Regione. Anche per Mammoliti mancano in questa delicata fase fatti che possano arginare una possibile deriva: «Il presidente della Regione Occhiuto sta continuando a fare degli annunci, ma come concretezza operativa c'è ben poco. Su due aspetti fondamentali per la Calabria, il sistema aeroportuale e le infrastrutture idriche, si deve decidere in tempi immediati, perché in gioco ci sono le prospettive di sviluppo della regione. Sul sistema aeroportuale abbiamo fatto delle interrogazioni ancora inevase, e abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio regionale apposito ma non mi sembra che si stia andando in questa direzione».

I fondi già persi dalla Regione per Sorical

«Il dato - ha rilevato il consigliere regionale del Pd - è che, se non si dovesse decidere, Enac è pronta a revocare la concessione a Sacal e quindi al sistema aeroportuale calabrese. Quanto a Sorical, abbiamo perso un primo appuntamento: degli oltre quattro miliardi destinati dal ministero della Transizione ecologica il 70 per cento era destinato agli ambiti delle Regioni in cui si è già individuato il soggetto unico che dovrà gestire il servizio idrico integrato, ma in Calabria questo non è avvenuto. E poiché l'Autorità idrica calabrese prevede che il soggetto unico dev'essere pubblico - e oggi Sorical è mista pubblico-privata - allora – ha concluso Mammoliti - diciamo al presidente di decidere».

Ha preso parte al confronto anche il consigliere regionale Ernesto Alecci che in merito alla prossima dead line, quella del 30 giugno avverte: «La mancata assegnazione ad una società con queste caratteristiche potrebbe comportare l’ennesimo commissariamento del servizio calabrese da parte del Governo. In poco più di quattro mesi occorre, quindi, trovare una soluzione che possa, finalmente, sbloccare l’impasse in cui si trova il servizio idrico calabrese, generata da una serie di azioni finanziare che dal 2005 ad oggi hanno solo rinviato il problema, complicandolo».

«Rendere pubblica Sorical per salvarla»

«A mio avviso l’unica strada realmente percorribile è la “pubblicizzazione” di Sorical. Ho presentato al riguardo una mozione chiedendo al presidente Occhiuto, anche in virtù della sua delega all’Ambiente, di dare massima priorità all’argomento, valutando il percorso di riqualificazione di Sorical. E' evidente - ha concluso - come non ci siano i tempi per costituire una nuova società, la cosiddetta “Multiutility”».