Il primo cittadino attaccato negli uffici comunali: «Ferma condanna. Bisogna tenere in considerazione il grido di aiuto che arriva dalle persone più fragili»
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«Non possiamo accettare che si usi violenza e intimidazione per ottenere qualcosa dai pubblici amministratori. Lo facciamo in un momento particolare per la nostra comunità da un lato colpita per l'aggressione subita dal sindaco, Renzo Russo, e dall'altro nella volontà di tutelare la fragilità di chi vive il disagio e ha bisogno di risposte e tutele adeguate dalle strutture pubbliche». Così la giunta ed i consiglieri di maggioranza di Saracena, attraverso gli assessori Biagio Diana e Franco Gagliardi, ha espresso la solidarietà al primo cittadino aggredito ieri negli uffici comunali da un 58enne (avrebbe chiesto dei contributi economici), che è finito agli arresti.
«Siamo vicini al sindaco e ci stringiamo attorno a lui per rinnovargli la nostra fiducia e solidarietà, sapendo che la legalità che ci ha sempre contraddistinti dovrà continuare ad essere il faro guida della nostra azione a servizio della comunità e per la tutela del bene comune. Dall'altro lato, però, non possiamo non cogliere nell'episodio di ieri il grido di aiuto che arriva dalle persone più fragili che, insieme agli altri attori della vita pubblica e sanitaria del comprensorio, dobbiamo meglio accompagnare e tutelare, sicuri che chinandoci sui più deboli e ascoltando i loro bisogni sapremo costruire una società più a misura d'uomo. Ma quel che è certo - hanno concluso gli amministratori di Saracena - è che pur nel bisogno nessuno può assumere l'arroganza e la violenza per ottenere ciò che gli necessita per vivere. E' un insegnamento che dobbiamo ricordare a noi stessi, e rilanciare alle giovani generazioni che, anche dalla politica, come da tutte le agenzie educative, attendono testimonianza di responsabilità e coerenza, legalità e giustizia».