L’ha definita una “smentitiva” più che una informativa. Il capogruppo del M5s alla Camera, Francesco SIlvestri, ha denominato così le comunicazioni del Governo alle Camere sulla vicenda Almasri con Nordio che ha smentito le dichiarazioni video della Meloni dicendo che lui le carte le aveva eccome, ma non fa il passacarte della Corte penale internazionale. Un errore gravissimo, dice Silvestri durante l’intervista con la nostra Antonella Grippo a Perfidia (rivedi la puntata), perché va bene l’autonomia del Ministro, ma di fronte ad una sentenza internazionale il dovere era quello di eseguirla.

Per Silvestri la verità è che questo è un Governo “dopato” che ad ogni fallimento crea un sistema di giustificazioni per cui se il traffico ferroviario va in tilt è colpa di un chiodo, se in Italia sono arrivati 220mila migranti la colpa è dei giudici e così via. Per il grillino poi il vero problema è che l’esecutivo della Meloni è imbarazzante con Sgarbi indagato perchè si frega i quadri, Sangiuliano che usa la Rai per chiedere scusa alla moglie per averla tradita, il ministro del Turismo Santachè indagata per truffa.

Una debolezza che la Meloni prova a nascondere attraverso una narrazione internazionale falsata perchè il rapporto con Trump, dice Silvestri, è uguale a quello con Biden ovvero di sudditanza. «Per cui se Biden chiedeva di impegnare il 2% del bilancio in armi, ora Trump chiede il 5 e la Meloni lo farà - dice il grillino - incurante del fatto che la sanità pubblica vera in uno stato disastroso e di quelle che sono le esigenze dei cittadini».

Nonostante ciò per il capogruppo del M5s non ci saranno elezioni anticipate perché la Lega è un partito in picchiata e Forza Italia è alla ricerca di una sua identità. Non conta solo il volere della Meloni, ma anche degli alleati e questi le elezioni non le vogliono.

Nell’altro campo Silvestri dice che c’è un dialogo aperto e non una corsa alla leadership fra Conte e la Schlein. In Campania ad esempio si sta discutendo sulla scelta del candidato. Lui ovviamente fa il tifo per Roberto Fico e spera che De Luca non scelga di suicidarsi muovendosi fuori dalla coalizione. Detto questo il confronto non deve essere visto come una sorta di Beautiful ma un confronto fra forze serie e responsabili e gente improvvisata.