Sicurezza del territorio e necessità di adeguare le norme regionale per evitare che si possano ripetere tragedie come quella avvenuta nelle gole del Raganello. Questo l’obiettivo con cui la Commissione speciale di Vigilanza del Consiglio regionale ha avviato le proprie indagini conoscitive su quanto avvenuto attraverso l’audizione dei sindaci del comprensorio e del presidente del Parco nazionale del Pollino Domenico Pappaterra. Il presidente dell’organismo Ennio Morrone ha assicurato l’impegno della Regione per il potenziamento della Protezione civile e una immediata regolamentazione legislativa a tutela dei cittadini e dei turisti.

La Commissione, inoltre, ha audito a lungo i sindaci di Civita (Alessandro Tocci), San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo), di Cerchiara di Calabria (Antonio Carlomagno), di Francavilla Marittima (Franco Bettarini), del rappresentante dei Vigili del Fuoco (Antonino Costantino), del presidente regionale del Cnsas (Luca Franzese) e del direttore della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi.

L'impegno della Commissione

«La Commissione – ha ricordato Ennio Morrone – ha avvertito la sensibilità di avviare prioritariamente la ripresa della propria attività istituzionale invitando i sindaci di quell’area interessata e colpita in maniera inusitata. Voglio riaffermare non solo la solidarietà alle famiglie delle vittime del Raganello, ma la vicinanza ai sindaci e agli abitanti di quei comuni con l’impegno che la nostra Regione, con determinazione e unità, metterà a disposizione ogni iniziativa necessaria sia per il miglioramento della sicurezza dei siti, che per sostenere il complesso delle attività di servizio che si erano sviluppate per la fruibilità delle Gole da parte di sportivi e di turisti. Infine, la Commissione eserciterà tutto il proprio peso istituzionale affinchè in breve tempo la Protezione civile calabrese sia irrobustita di uomini e tecnologie».

Soddisfatto al termine dei lavori anche il consigliere della Casa delle Libertà Gianluca Gallo. «L’attività conoscitiva sulla tragedia di Civita, avviata oggi dalla Commissione speciale di Vigilanza presieduta dal collega Ennio Morrone – ha spiegato - ha consentito di entrare nei dettagli delle misure di prevenzione e del funzionamento, oltre che del grado di efficacia, del sistema di allertamento meteo. Quanto avvenuto il 20 agosto forse sarebbe stato impossibile da evitare, in considerazione della dinamica dei fatti e del concatenarsi di circostanze. Attendiamo sul punto l’esito degli accertamenti avviati dalla magistratura – ha proseguito prosegue - ma è dovere della politica e delle istituzioni fare la loro parte. In particolare, intendiamo verificare se, per l’avvenire, possano essere adottati modelli previsionali e di allertamento ancor più efficienti ed efficaci. Allo stesso modo, crediamo doveroso sostenere la ripresa del cammino delle comunità colpite, che negli ultimi anni si erano distinte quale esempio di sviluppo sostenibile. Insisteremo su questa strada, senza smettere mai di pensare alle vittime e della verità che soprattutto per loro va ricercata».