È ancora scontro sui fondi scolastici per l'adeguamento degli immobili alle norme Covid tra il deputato del movimento Cinque Stelle Pino D’Ippolito e l’amministrazione comunale. E non si tratta di bruscolini. Sul piatto ci sono finanziamenti dei quali, secondo il deputato, il Comune di Lamezia Terme non sarebbe stato destinatario, ma che, invece, tuonano da Palazzo Maddamme, sono stati assegnati.

 

C’è poi la questione dei container nei quali allocare le classi in mancanza di alternative e che, secondo l’amministrazione comunale, riguarderebbero cifre irrisorie spalmate su tutta la penisola, portando così a massicce esclusioni. Ma andiamo con ordine. «Il Comune di Lamezia Terme non figura tra gli enti beneficiari delle risorse, rese disponibili con due avvisi ministeriali degli ultimi giorni, destinate all’affitto degli spazi e al loro adattamento alle esigenze didattiche, nonché ai noleggi di strutture temporanee a uso didattico» afferma sicuro il pentastellato. «Al sindaco Paolo Mascaro avevo già obiettato che i finanziamenti chiesti e ottenuti dal Comune erano quelli di luglio, mentre io parlavo di quelli successivi. In merito ai primi, l’ente aveva impiegato un intero mese al fine di assegnare un incarico progettuale da quasi 21mila euro per lavori da terminarsi il 31 dicembre, cioè perfino dopo tre mesi suonati dall’inizio delle scuole».


«Peraltro – fa notare ancora il parlamentare - insieme al Meet Up 5 Stelle di Lamezia avevo contestato questo incarico, ritenendolo un vero e proprio lusso, in considerazione dei poteri commissariali riconosciuti ai sindaci dal dl Scuola, contenente addirittura importanti semplificazioni nelle procedure di affidamento di acquisizione dei pareri. Con lettera del 12 agosto ai presidenti di Anci e Upi, il ministero aveva poi ricordato agli enti locali la sopravvenienza di ulteriori 30 milioni, previsti dal decreto Rilancio, e di altri 70 milioni stanziati nel decreto Agosto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale quasi un mese fa».


«A questo punto – conclude D’ippolito - Mascaro e la sua giunta non hanno scusanti né giustificazioni. Parlano gli atti ufficiali, che certificano il loro evidente disinteresse per la ripartenza delle scuole in sicurezza».

 

La replica di Mascaro

Ma la replica al veleno da via Perugini non si è fatta attendere. «Pur tra grandi difficoltà, il Comune di Lamezia Terme, grazie all'impegno e alla collaborazione e alla sistematica interlocuzione tra gli uffici comunali e i dirigenti Scolastici, riaprirà le scuole il 24 settembre nel pieno rispetto delle norme ministeriali – si legge in una nota - Contrariamente a quanto in precedenza affermato dal notoriamente assente e distratto deputato, il Comune di Lamezia è stato assegnatario di finanziamento di 400 mila euro nel mese di luglio ed ha conferito formale incarico di progettazione per la realizzazione di interventi edilizi finalizzati all'adeguamento degli spazi delle strutture scolastiche; nel contempo, è in essere continua attività di manutenzione attraverso manodopera e fondi comunali».


«Il 3 settembre scorso, l'assessore alla Pubblica Istruzione Giorgia Gargano, alla presenza dei funzionari addetti dei Lavori Pubblici, della Multiservizi e della Pubblica Istruzione, ha ricevuto singolarmente i dirigenti scolastici di Lamezia per fare il punto sulla situazione e concordare le priorità e un calendario delle azioni da programmare; il tutto si è svolto in maniera proficua e costruttiva. Con riferimento invece agli ulteriori finanziamenti a cui l'onorevole D'Ippolito si riferisce, inerenti il decreto legge n. 104/20, che prometteva agli Enti Locali il noleggio e/o l'acquisto di container che supplissero alla ristrettezza degli spazi degli edifici scolastici, il Comune di Lamezia ha regolarmente partecipato all'avviso chiedendo l'acquisto di sette container per coprire sette classi per il complessivo importo di 800.000 euro, ma il Ministero ha inopinatamente accolto solo le richieste di noleggio, senza che fosse mai stato specificato alcun criterio di priorità nella selezione delle richieste; ciò a causa delle risibili risorse (100 milioni per tutte le scuole di Italia di ogni ordine e grado) messe in campo dal governo mostratosi assolutamente incapace a gestire emergenza scolastica con risultati sotto gli occhi di tutti come per la grottesca vicenda dei banchi monoposto».


«Pertanto, tutte le richieste tendenti all’acquisto dei container, formulate dai tantissimi Comuni che in ogni angolo di Italia avevano creduto che il Decreto non fosse un mero spot, non hanno ottenuto il finanziamento. Un onorevole attento e propositivo, invece di farsi notare solo per imprecisi comunicati, si sarebbe battuto ogni giorno per far aumentare la ridicola cifra del Dl flop. Ma D’Ippolito non poteva smentirsi neanche in questa occasione ed ovviamente ha continuato a brillare per assenza ed insipienza. Questi sono i fatti oggettivi».


«Dopo tanto lavoro, sono delusa da queste parole - ha affermato l’assessore Giorgia Gargano - Da un politico nazionale mi sarei aspettata che difendesse il proprio territorio e che in questa come in altre contingenze combattesse per la propria città invece di cogliere ogni occasione e ogni possibile difficoltà per fare sterile opposizione politica».