L’avvocato Oreste Romeo è l’unico a parlare dopo la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi che ha portato in carcere l’ex sindaco e governatore calabrese Giuseppe Scopelliti, ritenuto colpevole per il cosiddetto “caso Fallara”, iprocesso che ha fatto luce sul bilancio falso e sulle spese pazze del comune reggino. Tutta la destra è compatta nel silenzio, almeno di fronte alle telecamere. I fedelissimi, i compagni politici locali e nazionali di Scopelliti affidano le proprie considerazioni solo ai social. L’ex sindaco romano, Gianni Alemanno, parla di «sentenza assurda», Francesco Storace invece, si definisce «senza fiato». La deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli scrive con decisione: «Mi spiace moltissimo e mantengo tanti, troppi dubbi su questa condanna«. Sempre in un post su Facebook l’ex senatore Renato Meduri scrive che «un uomo va in galera per colpe non sue». «Forza Peppe, ricorda che c'è chi ti vuole bene» scrive il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. L’onorevole Wanda Ferro rivolge all’ex governatore «la propria vicinanza, l’affetto leale e sincero». 

 

Pochi i commenti dagli oppositori politici di Scopelliti. Massimo Canale, ex consigliere comunale dèm afferma che questa«sentenza è– come una nèmesi – chiude un cerchio». La comunità del web però è spaccata in due: da un lato c’è chi lancia l’hashtag “iostocongiuseppescopelliti” , chi urla addirittura “jesuispeppescopelliti” e crea gruppi in sostegno all’ex sindaco; chi invece gioisce per la condanna, chi parla di avvoltoi con tanto di vignette e chi infine, fa notare che nessuno ha speso una parola per Orsola Fallara, la dirigente comunale morta suicida che non avrà mai alcuna sentenza poiché ha deciso di togliersi la vita quando scoppiò il caso.