Sempre sobrio il rapporto tra la presidente e i social network, per uno storytelling che preferiva il racconto non morboso degli affetti. Dal cane Lulù alle sue ultime vancanze: ecco l'archivio esistenziale che nessuno cancellerà
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Del cane Lulù ci aveva mostrato i cuccioli, raggiante per la nascita, ma – in altre circostanze sui social network – si era dimostrata felice anche di aprire la casa al mare per condividere con i follower il relax nel giardino.
Non da oggi Jole Santelli era donna di governo e, navigata in politica, aveva impostato il suo rapporto con il mondo virtuale dimostrandosi navigante – non compulsiva - di questa epoca.
Sempre sobrio il suo racconto, sia sulle pagine personali che su quella istituzionale, manifestando una capacità rara – tra i politici di oggi - di non vedere mai la piazza social come unica proiezione del consenso.
Capacità di immedesimarsi nel calabrese medio, come quando – con tanto di logo istituzionale – offrì gli auguri per il compleanno alla bagnarese Loredana Bertè, perché lei sulle pagine cercava elementi aggreganti più che divisivi.
Certo, la tentazione della polemica ogni tanto si affacciava - anche nell’attuale ruolo di “presidente di tutti” – ma lo storytelling che preferiva era senz’altro intimista più che propagandista.
Come quando a Natale, e all’epoca era solo un parlamentare, condivise il clima familiare dimostrando una dimensione conviviale, distante anni luce da quella preferenza per la dolce vita romana che spesso le rimproveravano.
Il popolo dei social l’ha conosciuta come zia, 50enne in vacanza assieme ad una amica sulla costa jonica cosentina, ma anche capace di intervenire nei dibattiti sui profili degli altri e rispondere alle critiche senza mai voler imporre a tutti i costi il proprio punto di vista.
L’ultima condivisione è stata un post in difesa di una scelta estetica, il film di Gabriele Muccino che le aveva attirato critiche, a cui rispondeva scrivendo “L’attesa è finita” e annunciando l’imminente uscita del cortometraggio.
Ultimo passaggio online amaro, quest’ultimo, di una donna che non è stata mai incolore, navigata anche sui social al punto di preferire il silenzio di fronte agli argomenti scomodi. Un modo di essere che ora diventa anche l’archivio di una , per fortuna fatto di stile e sorrisi.