Dall’Ultimo “cacio” di Muccino che ha declassato la calabresità a rango di provolone, alla redenzione social di Lorenzo che ha fatto boom di like. Ma non basta rivendicare l’appartenenza a questa terra per essere artefici della sua fama
Il criticatissimo corto di Muccino pagato dalla Regione 1,2 milioni di euro (scontato) è ancora in lavorazione per apportare migliorie. Intanto le altre località italiane fanno il pieno di prenotazioni grazie anche alla pubblicità (ASCOLTA L'AUDIO)
Accettata la proposta transattiva della Viola Film che dopo aver spoilerato il cortometraggio ha ridotto il conto finale di 90mila euro impegnandosi però anche a effettuare dei miglioramenti all'opera del regista romano
Il consigliere regionale ritorna sullo spot al centro delle polemiche: «È un diritto dei calabresi sapere quali criteri sono stati adottati per perfezionare la procedura amministrativa»
Nonostante il regista romano abbia violato la clausola di non diffusione, la "sua" casa di produzione non ha intenzione di perdere il milione e seicentomila euro che da contratto deve incassare per lo spot realizzato su un soggetto della governatrice scomparsa. Ma la Cittadella intende far valere le proprie ragioni
La cifra di 1,6 milioni di euro per il criticatissimo spot commissionato al regista romano non è mai stata versata a causa di un post spoiler su una piattaforma video che avrebbe compromesso l’esclusiva prevista dal contratto. Si pensa a un'azione legale (ASCOLTA L'AUDIO)
VIDEO| Ha 24 anni, è laureato in Arte e Scienze dello Spettacolo e ha mosso i primi passi nel teatro popolare di Praia a Mare, su invito della sorella, anche lei attrice
Svevo Moltrasio, autore di alcune web serie di grande successo con milioni di visualizzazioni, prende in giro il regista romano e il suo spot di promozione territoriale commissionato dalla Regione
Lo spot di promozione territoriale è costato oltre 200mila euro al minuto ma alla fine della visione si resta con un pugno di mosche in mano. L’analisi sequenza per sequenza
Sempre sobrio il rapporto tra la presidente e i social network, per uno storytelling che preferiva il racconto non morboso degli affetti. Dal cane Lulù alle sue ultime vancanze: ecco l'archivio esistenziale che nessuno cancellerà