San Giovanni in Fiore è al centro delle polemiche. Dopo la tragica morte di Serafino Congi, il dibattito sullo stato di salute della sanità calabrese si è acceso sempre più. L'ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha attaccato duramente l'amministrazione comunale guidata da Rosaria Succurro.

In conferenza stampa, Oliverio ha denunciato quello che definisce un sistema basato sulla propaganda anziché su interventi concreti, evidenziando gravi carenze nel pronto soccorso locale e nella rete d’emergenza: «Abbiamo visto solo fumo e dichiarazioni propagandistiche. È assurdo il modo in cui Serafino è deceduto, non può essere un ordinario esempio di malasanità. È la fotografia di un sistema emergenza-urgenza al collasso».

Inoltre, secondo l'ex governatore, l'amministrazione Succurro avrebbe affrontato la questione con superficialità, preferendo «fotografie e show mediatici» anziché mobilitarsi per un vero cambiamento.

Oliverio ha poi respinto le accuse della sindaca sul suo operato passato, rivendicando di aver lasciato nel 2019 un ospedale funzionante con sei medici al pronto soccorso, un reparto di medicina attivo, un servizio di endoscopia operativo e un 118 adeguatamente dotato di personale.

Oliverio ha infine parlato di presunte irregolarità negli appalti pubblici, a partire dalla ciclovia da 1,2 milioni di euro. Ha quindi esortato la popolazione a mobilitarsi per ottenere risposte concrete sulla sanità.