VIDEO - Il governatore ha preso parte alla riunione degli assessori alla Sanità nell'ambito della Conferenza delle Regioni. A margine i primi contatti con il ministro del governo giallo-verde Giulia Grillo per chiedere la fine della gestione di Massimo Scura. Anche se sono ridotte al lumicino le possibilità che il governo possa nominare Mario Oliverio
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Cambia il governo, ma non cambia la strategia del governatore Mario Oliverio sulla gestione della Sanità. In occasione dell’incontro dell’esecutivo con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il presidente della giunta ha ribadito la necessità di porre fine al commissariamento che in sette anni avrebbe prodotto solo disastri e peggiorato il livello dell’assistenza. Oliverio ha chiesto al ministro Giulia Grillo un incontro urgente per fare il punto della situazione in Calabria in modo che il governo possa assumere le decisioni più opportune anche alla luce della nuova normativa che, in astratto, consentirebbe la nomina del presidente della giunta a commissario. Così come è successo in Campania con Vincenzo De Luca, ma non in Calabria dove Oliverio ha subito le decisioni del Pd targato Matteo Renzi. Uno dei tanti elementi che hanno contribuito ad inasprire i rapporti.
Difficile però che il governo giallo-verde possa esaudire le richieste di Oliverio, anche se la gestione di Massimo Scura pare ormai essere giunta al capolinea. La sostituzione del commissario ci sarà, probabilmente a breve, ma salvo clamorose sorprese l’incarico sarà affidato nuovamente un tecnico. Tra i papabili si è fatto anche il nome di Gianluigi Scaffidi, anche se le sue quotazioni risultano in ribasso. Da nominare anche il sub commissario, la cui poltrona è vacante dalle dimissioni di Andrea Urbani. Oliverio a margine della Conferenza ha comunque chiesto al governo inversione di tendenza e politiche volte a riequilibrare il servizio sanitario su tutto il territorio nazionale. «La sanità in Calabria è commissariata dal 2010 e vive una situazione di particolare difficoltà che in questi anni ho più volte evidenziato con forza, n commissariamento avrebbe dovuto assolvere un compito di supplenza rispetto alle inefficienze della Regione, ripianando il debito ma soprattutto costruendo un sistema sanitario regionale in grado di garantire i Livelli essenziali di assistenza, di interrompere il processo della mobilità passiva, di creare un sistema di prestazioni sanitarie degno di questo nome, di realizzare standard di qualità pari ad altre regioni italiane. A distanza di sette anni, purtroppo, non solo questi obiettivi non sono stati realizzati, ma la situazione si è ulteriormente aggravata».
Il ministro Grillo ha affidato a una nota stampa il suo manifesto di intenti. «Alleati nell’interesse dei cittadini. Un servizio sanitario nazionale robusto e civile, che combatta le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese, che non neghi i diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini, è un segno irrinunciabile di civiltà e di crescita sociale. Questo è l’impegno che mi assumo come ministro e questo chiedo alle Regioni e alle Province autonome, per affrontare con atti concreti e con un costante sforzo comune tutte le esigenze e i numerosi problemi che la Sanità pubblica e i cittadini hanno davanti». Fervono intanto gli incontri tra le varie forze politiche, e anche all’interno delle correnti dello stesso M5S, per passare rapidamente alla fase del dopo Scura. La settimana prossima potrebbe essere decisiva in tal senso.
Riccardo Tripepi
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