La maggioranza inserisce le modifiche all’ordine del giorno. Timida l’opposizione. Il nuovo ente di governance della sanità calabrese dirigerà anche il numero unico 112. La denuncia di Occhiuto: «Alcune centrali del 118 non hanno neanche internet»
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A dispetto di quanto si poteva pensare Azienda zero e le relative modifiche - solo in parte già esaminate e approvate nelle Commissioni competenti – è entrata nell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale. Un blitz della maggioranza che ha inserito prima la legge con le modifiche suggerite dal Governo che non ha impugnato la legge, e poi la proposta di legge Omnibus di Caputo e Cirillo che al suo interno prevede nuove competenze per Azienda zero. La forza dei numeri ha annichilito le opposizioni che hanno provato ad accendere il dibattito senza riuscirci.
Secondo Ferdinando Laghi le modifiche apportate sono «sostanziali e non formali». Il capogruppo del Polo civico legato a de Magistris, sottolinea eccezioni di merito e non di metodo. «Nell’iter di questa legge si è molto discusso del metodo e non nel merito. Ritengo che Azienda zero ci porti ad un peggioramento dell’offerta sanitaria alla popolazione calabrese».
Amalia Bruni ha lamentato la mancanza della documentazione che ha suggerito le modifiche che sono state approvate in Commissione. L’ex candidata alla presidenza della Regione ha proposto anche due emendamenti, puntualmente respinti da un’aula distratta dopo il dibattito sulla Ss106.
Tuttavia la proposta di modifica della legge regionale 15 dicembre 2021, n. 32, istitutiva dell'ente di governance della sanità regionale calabrese denominato “Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria – Azienda Zero” viene approvata dal Consiglio, ovviamente con i voti della maggioranza.
Il dibattito rimane flebile. Le promesse di battaglia dell’opposizione si fermano più al metodo che alla sostanza del provvedimento che non è poi così osteggiato.
La legge “omnibus” per Azienda zero
Un sussulto si registra quando la maggioranza con un blitz di Pierluigi Caputo chiede l’inserimento della Proposta di legge numero 38/12 a firma dello stesso vicepresidente e dal segretario questore Salvatore Cirillo recante “Interventi di manutenzione normativa sulle leggi regionali 9/1996, 30/2015, 8/2003, 7/1996, 1/2006, 32/2021 e 6/2021”. Un provvedimento che si compone di 11 articoli, una sorta di contenitore che apporta modifiche a ben sette leggi regionali. Un provvedimento, cosiddetto omnibus, in cui c’è finito dentro un po' di tutto: dalle modifiche alle competenze di Azienda zero a quelle della Film Commission, dalle nuove regole per la scelta dei dirigenti generali all’individuazione del coordinatore dell’Avvocatura regionale.
In particolare per Azienda zero si prospetta il coordinamento e il monitoraggio del Sistema regionale dell’emergenza urgenza 118 ed elisoccorso. Secondo il dettato della legge il nuovo ente dirigerà l'attività di emergenza urgenza pre ospedaliera in collaborazione con gli altri enti del sistema socio – sanitario, attuando la programmazione, il controllo e il monitoraggio dei specifici Lea. E ancora Azienda zero tra le altre competenze, dirigerà il numero unico di emergenza (Nue) 112 assicurando la transizione delle attuali competenze» ed «eserciterà ogni ulteriore funzione afferente alla gestione del sistema di emergenza urgenza, assegnata dalla Giunta regionale».
Mimmo Bevacqua (Pd) parla di prassi consolidata di portare in aula le proposte di legge che non passano dalle Commissioni o dalla Conferenza dei capigruppo. Critica a cui si associa anche Antonio Lo Schiavo (deMa) che lamenta il fatto che non si può esaminare le proposte inserite all’ultimo momento. Un atteggiamento, ed una metodologia, quello della maggioranza, che mina la tenuta dei rapporti tra maggioranza e opposizione. Ernesto Alecci (Pd) contesta il fatto di aver ricevuto le proposte inserite solo dopo la votazione del loro inserimento all’ordine del giorno.
Giuseppe Graziano (Udc) eccepisce che non si sta violando alcun regolamento, ricordando che occorrono i 2/3 dell’aula per l’inserimento di una proposta, di cui si è accennato anche in conferenza di capigruppo. La legge poi, aggiunge Graziano, è stata depositata da più di una settimana.
Bevacqua prova a prendere le redini dell’opposizione “ordinando” l’abbandono dell’aula. Il suo richiamo però non sortisce effetto.
Occhiuto: «Alcune centrali del 118 in Calabria non hanno internet»
Quando si arriva a discutere della legge omnibus, è la Bruni a chiedere un chiarimento, intanto rimarcando come il numero 112 non sia stato ancora attivato - «C’è un lungo percorso da fare» dice – e poi nel merito si domanda cosa è previsto perché ciò si verifichi.
A risponderle è lo stesso presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto: «Appena insediatomi ho verificato che la Calabria era calendarizzata come ultima regione per l’implementazione del numero unico 112 anche perché si prevedeva di istituire il numero unico 112 in un immobile – gia sede dell’ex Comalca - che non è nella disponibilità della Regione e che è soggetto a un contenzioso. Come sapete il 112 in tutte le regioni in Italia tranne che in Veneto è gestito da una società pubblica, Areu, che sta mettendo in piedi le centrali del 112 dappertutto. In Calabria abbiamo deciso di istituire la centrale operativa del 112 non più in quell’immobile ma addirittura nel palazzo della Cittadella regionale. Questo ci consentirà di essere tra le prime regioni a partire col numero unico 112 probabilmente già a maggio o al massimo a giugno. C'è la necessità però di organizzare a livello regionale questo servizio. L’articolo in argomento va nella direzione sostanzialmente di affidare la gestione del servizio ad un organismo regionale e siccome il 112 include le chiamate a Polizia, Carabinieri e ai vigili del fuoco ma anche al 118, è presumibile che anche la centrale regionale principale del 118 sia allocata nello stesso luogo. Poi ci saranno una centrale a Cosenza, una centrale a Reggio, perché devono essere centrali ridondanti nel caso ci siano dei problemi. Stiamo già procedendo con i lavori nel senso che stiamo facendo addirittura la rete ridondante della fibra perché se c'è per esempio un evento avverso che interrompe la fibra si interrompe tutto quanto, allora stiamo procedendo anche in questa direzione. Ho chiesto alle Aziende di chiamare i fornitori del software per fare un upgrade che consentisse questo interfacciamento, ho scoperto che alcune centrali del 118 in Calabria non solo non hanno un software funzionante, ma non hanno nemmeno il collegamento a internet. Quindi quella dell'emergenza-urgenza è una emergenza assoluta. Noi dobbiamo utilizzare l'occasione del numero unico 112 per riformare anche il 118. E allora l'articolo in argomento va nella direzione di costruire un'organizzazione regionale che poi però tiene conto anche delle articolazioni attuali del 118 nelle diverse province».