«La seconda, e più severa, ondata di Covid-19 ha notevolmente acuito ed amplificato le tantissime criticità in cui versa il Sistema Sanitario calabrese. Siamo consapevoli del fatto che questa grave situazione emergenziale necessita di risposte immediate e drastiche per fronteggiare gli innumerevoli ritardi della nostra sanità territoriale ed ospedaliera. Pertanto tutti i nostri sforzi sono rivolti unicamente verso il superamento dell’emergenza stessa, ponendo in essere quelle sinergie, opportune e necessarie, fra Governo, regioni e comuni». Inizia così il documento programmatico sottoscritto da un gruppo di sindaci del cosentino, aderenti alla manifestazione organizzata a Roma da Anci calabria per chiedere al Governo nazionale la fine del commissariamento.

Ai sindaci poteri di controllo e proposta

«L’obiettivo comune, ovviamente, è combattere e sconfiggere il coronavirus. Il nuovo Decreto Calabria, varato pochi giorni fa dal Governo Conte II, a differenza del precedente, pone le basi per la fine del commissariamento con contestuale azzeramento del debito certificato e ponendo la valutazione continua e costante sul lavoro dei commissari. Questo può essere un buon viatico per porre, definitivamente, la parola fine al commissariamento della sanità calabrese. Però al fine di raggiungere migliori risultati possibili, in termini di lotta al coronavirus in Calabria, è alquanto opportuno prevedere all'interno della struttura commissariale della sanità un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta».

Noi la prima interfaccia per i cittadini

«Ciò non è un semplice riconoscimento reale della funzione che i primi cittadini esercitano sui territori, bensì uno strumento fondamentale per i prossimi, e duri, mesi di pandemia che abbiamo davanti a noi. Difatti i sindaci, in generale, rappresentano l’estensione delle istituzioni più vicina alla popolazione, a volte l’unica interfaccia dei cittadini, e sono dimostrazione continua di affidabilità, reale conoscenza delle problematiche che attanagliano le comunità che amministrano e capacità di intervento in tempo rapido. Ciò a maggior ragione può essere di fondamentale importanza nell'ambito della sanità calabrese per meglio fronteggiare l’emergenza».

Il Governo recepisca le nostre indicazioni

«La nostra adesione alla manifestazione promossa dal direttivo dell’Anci della Calabria in relazione alla crisi della sanità calabrese, innanzi a Palazzo Chigi, è finalizzata ad ottenere delle specifiche integrazioni da recepire in sede di conversione del Decreto Legge Calabria. A partire dal definire, insieme, le linee principali di azione per esautorare il prima possibile, emergenza permettendo, la lunga fase commissariale, costruendo insieme le condizioni per il pareggio di bilancio ed innalzamento dei LEA, così da avviare - definitivamente - una nuova stagione della tutela della salute dei cittadini calabresi e del rilancio della sanità pubblica regionale stessa; il ripianamento totale del debito storico (certificato e sommerso) del settore sanità calabrese determinatosi nei periodi commissariali; il superamento delle barriere poste dal blocco delle assunzioni».

Sbloccare il turn-over

«Bisogna prevedere uno sblocco, definitivo, del turn-over per permettere così, alla sanità territoriale ed ospedaliera, di dotarsi del personale amministrativo, medico e paramedico numericamente necessario; contestuale acquisto delle necessarie strumentazioni elettromedicali per riattivazione degli ospedali dismessi e potenziamento delle capacità degli ospedali Spoke, di confine e di quelli Generali, nonché dei Dipartimenti di Prevenzione, con riguardo alla medicina territoriale e potenziamento delle Usca. Riteniamo, quindi, che la presenza dei sindaci calabresi a Roma debba assumere non solo il ruolo di protesta, ma anche e soprattutto di collaborazione tra le istituzioni, al di là delle appartenenze partitiche e delle strumentalizzazioni che ci auguriamo nessun leader nazionale voglia fare.

I firmatari del documento

Pino Capalbo – Sindaco di Acri

Gennaro Capparelli – Sindaco di Acquaformosa

Francesco Tripicchio – Sindaco di Acquappesa

Francesco Iacucci – Sindaco di Aiello Calabro e Presidente della Provincia di Cosenza

Filomena Di Palma – Sindaco di Albidona

Alessandro Porco – Sindaco di Aprigliano

Antonio Giuseppe Basile – Sindaco di Belsito

Vincenzo Cascini – Sindaco di Belvedere Marittimo

Pasquale Taverna – Sindaco di Bianchi

Francesco Lo Giudice – Sindaco di Bisignano

Paolo Stigliano – Sindaco di Canna

Filomena Greco – Sindaco di Cariati

Francesco Iannucci – Sindaco di Carolei

Stanislao Martire – Sindaco di Casali del Manco

Salvatore Magarò – Sindaco di Castiglione Cosentino

Giovanni Greco – Sindaco di Castrolibero

Mimmo Lo Polito – Sindaco di Castrovillari

Franco Cesare Mangone – Sindaco di Calopezzati

Gioberto Filice – Sindaco di Cervicati

Giuseppe Rizzo – Sindaco di Cerzeto

Ermanno Cennamo – Sindaco di Cetraro

Luigi Lettieri – Sindaco di Cropalati

Ernesto Magorno – Sindaco di Diamante

Giulio Tarsitano – Sindaco di Fagnano Castello

Pino Bosco – Sindaco di Firmo

Fortunato Barone – Sindaco di Fiumefreddo Bruzio

Angelo Catapano – Sindaco di Frascineto

Gianfranco Ramundo – Sindaco di Fuscaldo

Roberto De Marco – Sindaco di Grimaldi

Vincenzo Rocchetti – Sindaco di Guardia Piemontese

Mariangelina Russo – Sindaco di Laino Borgo

Gaetano Palermo – Sindaco di Laino Castello

Antonella Blandi – Sindaco di Lattarico

Giuseppino Santoianni – Sindaco di Lungro

Umberto Federico – Sindaco di Luzzi

Dario Cornicello – Sindaco di Mandatoriccio

Orazio Berardi – Sindaco di Mangone

Antonio Palermo – Sindaco di Mendicino

Pietro Caracciolo – Sindaco di Montalto Uffugo

Rocco Introcaso – Sindaco di Montegiordano

Nicolò De Bartolo – Sindaco di Morano Calabro

Giuseppe Regina – Sindaco di Mormanno

Romeo Basile - Sindaco di Mottafollone

Simona Colotta – Sindaco di Oriolo

Lucia Papaianni – Sindaco di Paterno

Michele Ambrogio – Sindaco di Piane Crati

Antonio Muto – Sindaco di Pietrafitta

Marcello Manna – Sindaco di Rende

Giuseppe Ranù – Sindaco di Rocca Imperiale

Giovanni Altomare – Sindaco di Rogliano

Rosanna Mazzia – Sindaco di Roseto Capo Spulico

Giuseppe De Monte – Sindaco di Rota Greca

Felice D’Alessandro – Sindaco di Rovito

Vincenzo Tamburi – Sindaco di San Basile

Michele Guardia – Sindaco di Sangineto

Antonio Cersosimo – Sindaco di San Lorenzo Bellizzi

Virginia Mariotti – Sindaco di San Marco Argentano

Vincenzo De Marco – Sindaco di San Sosti

Daniele Atanasio Sisca – Sindaco di Santa Sofia d’Epiro

Mario Nocito – Sindaco di Sant’Agata d’Esaro

Ferdinando Nociti – Sindaco di Spezzano Albanese

Salvatore Monaco – Sindaco di Spezzano della Sila

Lucia Nicoletti – Sindaco di Santo Stefano di Rogliano

Renzo Russo – Sindaco di Saracena

Franco Mundo – Sindaco di Trebisacce

Francesco Silvestri – Sindaco di Verbicaro